altri sport

I Ghosts si iscrivono all’A1: salvo l’hockey in linea padovano

La storia continua. A hockey sui pattini si è iniziato a giocare a Padova già nel 1926 e ci sono documenti che attestano l’organizzazione di un campionato italiano nel ’30. Sarebbe stato davvero un peccato se l’avventura si...

Redazione PadovaSport.TV

La storia continua. A hockey sui pattini si è iniziato a giocare a Padova già nel 1926 e ci sono documenti che attestano l'organizzazione di un campionato italiano nel '30. Sarebbe stato davvero un peccato se l'avventura si fosse interrotta adesso, come si temeva sino a qualche giorno fa. Non sarà così. Oggi scadono i termini per iscriversi al prossimo campionato di A/1 di hockey in linea, ma nell'elenco è già sicuro che oltre al Cittadella, mai stato in dubbio, ci saranno pure i Ghosts Padova. E i 30 mila euro necessari allo svolgimento della stagione che, parola del presidente Antonio Francon, mancavano dal budget? «Di fatto ancora non ci sono», precisa Alessio Buzzo, confermato allenatore della prima squadra. «Ma da una parte taglieremo al massimo i rimborsi spesa, dall'altra confidiamo di reperire qualche sponsor che possa aiutarci. Insomma, ci saranno sacrifici da fare, ma non volevamo ritirarci, soprattutto per un motivo: la prima squadra è il punto di riferimento del settore giovanile e uno sbocco naturale per ragazzi che, una volta superati i 19 anni, si sarebbero trovati senza la possibilità di giocare allo sport che amano, o costretti ad affrontare centinaia di chilometri per aggregarsi a un team». Resta da capire se resterà il talentuoso sloveno Nahtigal. «C'è una tassa per i giocatori stranieri, o la pagherà lui stesso o dovremo salutarci» prosegue Buzzo che assieme al nuovo d.s. Andrea Benvegnù, volto storico dell'hockey azzurro, si sta dando da fare per inserire in rosa elementi di valore. «Abbiamo già contattato Marco Frigo, che ha militato nei Vipers di Asiago, ed Ettore Tartaglione, che già era stato con noi: entrambi studiano a Padova e giocheranno nei Ghosts. E con altri siamo a buon punto». (Da Il Mattino)