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Dalle Rive inibito per quattro anni, ecco cos’ha combinato

Non è un bel periodo per Rino Dalle Rive, l’ex presidente dell’AltoVicentino. Dopo il fallimento della sua società, l’imprenditore si ritrova pure inibito per 4 anni con sentenza del Tribunale Federale Nazionale. Il motivo?...

Redazione PadovaSport.TV

Non è un bel periodo per Rino Dalle Rive, l'ex presidente dell'AltoVicentino. Dopo il fallimento della sua società, l'imprenditore si ritrova pure inibito per 4 anni con sentenza del Tribunale Federale Nazionale. Il motivo? Tentò di addomesticare la sfida contro il Legnago del maggio di quest'anno. Partita che, per inciso, terminò 3-1 per i vicentini.

Il lungo “papiro” della sentenza riporta a chiare lettere che l'episodio è “collocabile nell'alveo del tentativo di combine” ma non si è consumato. Ma qual è l'episodio in questione? Testuale: “Nel pomeriggio del 4 maggio2017, presso l’impianto sportivo di Legnago, ove erano in corso gli allenamenti della squadra dellaSSDLegnago Salus, in vista dell’ultima gara del Campionato di SerieD– gironeC– che detta compagine avrebbe dovuto disputare il giorno 7 maggio contro la FCD Altovicentino, giungeva inatteso il Presidente di tale ultima Società, Sig. Rino Dalle Rive, che prendeva contatti in loco con il Direttore Generale della Legnago Salus, Mario Pretto.

Nella suddetta circostanza il Dalle Rive – dopo aver inizialmente giustificato il motivo della sua inconsueta “visita” con il pretesto di porgere le sue scuse ai Dirigenti della Società di casa per lo spostamento della gara in programma il 7 maggio 2017 dallo stadio di Valdagno a quello di Codogno (Caldogno, il Vicentino questo sconosciuto, ndr) - iniziava ad esternare le sue preoccupazioni per la delicata situazione di classifica della squadra della sua Società, in lotta per non retrocedere, proferendo testualmente la seguente frase: “Il calcio è la mia vita, ci ho messo tanti soldi, adesso siamo in questa condizione di classifica” e soggiungendo un cenno anche alle sue precarie condizioni finanziarie e di salute». Tanto è bastato - si legge su Il Giornale di Vicenza - per far scattare l'articolo 1bis, comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, nonché l'articolo 7comma1, e determinare l'accusa di slealtà sportiva. E poco importa che non ci sia stata nessuna richiesta esplicita di alterare il regolare svolgimento della partita, e che per inciso il Legnago Salus abbia subito una batosta in campo, è bastata la percezione che “con il suo comportamento pietoso il signor Dalle Rive altro non intendeva che cercare di ottenere un favoritismo per la gara” per far scattare il procedimento. E la sentenza chiama in causa anche la società. Semmai dovesse risorgere, infatti, l'Altovicentino ripartirebbe da una categoria inferiore, ma questo è proprio l'ultimo dei pensieri dell'ex presidente Dalle Rive.