calcio triveneto

Mestre, Zironelli: “Ho frainteso le parole dei tifosi, a volte è meglio non parlare a caldo”

La rabbia del post Sudtirol è sbollita, il Mestre è pronto a riabbracciare i tifosi oggi alle 17.30 in piazza Ferretto in occasione dell’incontro pubblico per lo scambio degli auguri e intanto Mauro Zironelli a mente fredda Zironelli spiega i...

Redazione PadovaSport.TV

La rabbia del post Sudtirol è sbollita, il Mestre è pronto a riabbracciare i tifosi oggi alle 17.30 in piazza Ferretto in occasione dell’incontro pubblico per lo scambio degli auguri e intanto Mauro Zironelli a mente fredda Zironelli spiega i motivi dello sfogo dopo l’ultima partita di Portogruaro e chiede scusa per il malinteso tra giocatori, staff e tifosi. «Ho frainteso le parole dei tifosi, ho sbagliato. Tante volte a caldo è meglio tacere. Sono nipote di un nonno orfano e mio padre ha fatto per 50 anni il muratore, quindi massimo rispetto. Il mio sfogo era per far capire che alleno giocatori che si impegnano e non potrebbero mai in questa categoria sperare un domani di vivere solo di calcio. Ho sentito urla nel primo momento di difficoltà e non potevo credere fossero contro di noi. Ci sta un calo. Ero incredulo. Solo dopo ho capito che tutto era rivolto a questioni politiche e non sportive. Ho travisato e in sala stampa ho sbagliato. Anch’io sbaglio, farei giocare tutti se potessi, ma non si tocchino i ragazzi». Su una cosa l’allenatore mette l’accento. «Capisco il malcontento per il Mecchia ma il campo non è la sede per certi argomenti. Giocare a Portogruaro vuol dire essere professionisti. Sto lanciando giovani e spiace leggere commenti negativi quando si sacrificano in ruoli non loro. Siamo andati oltre le aspettative ma ora che stiamo soffrendo, giochiamo meno bene e la fortuna non ci aiuta. Un calo che ci ha colti di sorpresa. Quando siamo al 100% teniamo testa a tutti ma se non lottiamo ne paghiamo le conseguenze. Senza Perna, Lavagnoli, Sottovia con la pubalgia e (a Teramo) Gritti squalificato è normale che la ruota non giri. È bello fare risultati importanti ma, forse, avevano creato aspettative diverse quando dobbiamo pensare a salvarci. Non siamo una corazzata. Il nostro gioco impone il triplo di energie, se caliamo non abbiamo chance». (Da La Nuova Venezia)

tutte le notizie di