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Verona, enormi pressioni per esonerare Grosso: ultimatum con lo Spezia. Pronto Cosmi, ma…

A Verona tutti vogliono la testa di Fabio Grosso, ormai da tempo. L’allenatore ieri è rimasto in bilico fino alla conferma-ultimatum. L’ha fatto il presidente Maurizio Setti dopo quasi tre ore di colloquio con il diesse Tony D’ Amico...

Redazione PadovaSport.TV

A Verona tutti vogliono la testa di Fabio Grosso, ormai da tempo. L'allenatore ieri è rimasto in bilico fino alla conferma-ultimatum. L’ha fatto il presidente Maurizio Setti dopo quasi tre ore di colloquio con il diesse Tony D’ Amico (guarda il litigio in conferenza stampa con un giornalista). Si è deciso inoltre, di portare la squadra in ritiro, a partire da domani o al massimo giovedì mattina. Troppo importante la sfida di domenica sera al «Pico» contro lo Spezia. Una partita da dentro o fuori per Grosso. Dovesse andare male contro lo Spezia, Serse Cosmi (già precettato) è in pole. Ma ci sono altri nomi. Una telefonata di cortesia era già stata spesa da Setti, secondo indiscrezioni che arrivano da Bologna, nei confronti di Roberto Donadoni, ex tecnico dei rossoblu. Un profilo troppo impegnativo per il club e al tempo stesso una squadra che lo stesso Donadoni non avrebbe nessuna voglia di prendere in mano. Voglia che invece avrebbe il boemo Zdenek Zeman. Il suo arrivo potrebbe rianimare il pubblico gialloblù, ma la sua storia recente parla di troppi fallimenti. Il mister comunque si era già incontrato a Pescara con il diesse D’ Amico in tempi non sospetti. Ora è tutto da verificare. Il nome più caldo resta quello di Alfredo Aglietti, che giocò a Verona sul finire degli anni novanta con una parentesi poi anche al Chievo. «Aglio» è senza dubbio ben voluto dai tifosi scaligeri ed ha un discreto pedigree in serie B, anche se non ha ancora vinto un campionato da tecnico. Per capacità e conoscenza, oltre che per il costo, è al momento l’allenatore da tenere più in considerazione rispetto ad altri. Ai veronesi non dispiacerebbe un Malesani bis, tecnico che Setti aveva già avuto quand’era vice presi- dente del Bologna. Il Verona non vorrebbe cambiare. La questione economica e l’incertezza riguardo alla possibilità di essere promossi, sono due freni di notevole spessore per Setti. Ed allora che fare? Intanto si sposta il discorso in là, nella speranza di vedere qualcosa di diverso in Grosso e nell’Hellas. Il ritiro anticipato è un altro provvedimento. La sede dovrebbe essere nei dintorni di Parma. (Da L'Arena di Verona)