editoriale

Il giudizio sul mercato del Padova

Direttore di PadovaSport.tv

Redazione PadovaSport.TV

Con i tre scambi perfezionati nell'ultima giornata di mercato, Anania-Mazzoni, Cionek-Carini e Galli-Ceccarelli si è chiusa la prima campagna acquisti della nuova proprietà. Un mercato condotto in linea con gli obiettivi e con la disponibilità economica del nuovo presidente: il primo obiettivo è di rendere meno costoso possibile il Calcio Padova, dunque abbassando il monte ingaggi e diminuendo il numero di giocatori di proprietà. Il secondo è di rimanere competitivi, cercando se possibile, di fare ancora meglio dell'ultima stagione (l'asticella play-off quest'anno non è poi così alta). Sulla valorizzazione dei giovani ho invece qualche dubbio: l'età media è tra le più alte (pensiamo a titolari come Modesto, Perna, Santacroce, Trevisan, Iori, Vantaggiato o Cuffa) e i giovani su cui si punterà non sono poi così giovani (Pasquato, Osuji). Gli under 21 in rosa non sono di nostra proprietà, ad eccezione di Voltan (ma quanti minuti giocherà?). In sostanza il nuovo presidente Diego Penocchio, che non può e non vuole spendere quanto Cestaro, ha scelto una formula che ben si adatta alla realtà di Padova: evitare programmi a lungo termine, no scommesse o giovani troppo acerbi, accontentare la piazza con qualche buon curriculum, ma senza svenarsi. Il Padova infatti ha speso zero euro per questa campagna acquisti (escludendo ovviamente gli ingaggi dei giocatori), costruendo tutto sommato una squadra che ha le potenzialità per entrare nella griglia (allargata) degli spareggi. Lascia qualche perplessità il cambiamento repentino di modulo, o meglio, personalmente non capisco come, prima, si potesse pensare di giocare con il 4-3-3 con questi giocatori: due centrali difensivi troppo lenti, mancanza di una vera prima punta, un esterno destro basso poco adatto (nel 4-3-3 il terzino deve avere delle qualità tecniche di impostazione e sapere crossare, ma deve essere prima di tutto un buon difensore, agile, veloce e bravo di testa). La necessità di una prima punta che garantisca un certo numero di gol c'è anche se si passa al 3-5-2 e la dirigenza pare essersene accorta (nonostante gli elogi a Vantaggiato e la volontà manifesta di voler puntare su di lui) con il tentativo ieri in extremis di prendere Dionisi e, sembra, Ardemagni. Non sono d'accordo con quanti chiedono il ritorno di Bonazzoli, che a questo punto sarebbe un di più (ricordiamoci che in rosa c'è anche Feczesin). Rischiano invece di essere tagliati completamente fuori sia Ciano e che Raimondi, a meno che nel corso della stagione (dipenderà anche dai risultati) Marcolin non pensi anche al 4-2-3-1, o al 3-4-3. Ricapitolando la formazione tipo dovrebbere essere la seguente (tra parentesi le alternative): Mazzoni (Colombi); Santacroce (Legati), Trevisan (Carini), Perna (Benedetti); Ceccarelli (Celjak), Cuffa (Jelenic), Iori (Musacci), Osuji (Ampuero), Modesto (Laczko); Vantaggiato (Feczesin), Pasquato (Ciano, Melchiorri, Raimondi).