editoriale

LA QUESTIONE STADIO? DIPENDE DAI RISULTATI

Conduttore della trasmissione Padova Sport, direttore di padovasport.tv

Redazione PadovaSport.TV

Che vinca o che perda il Padova, il problema dello stadio rimane sempre d'attualità. L'Euganeo, oltre ad essere brutto, risulta dannoso per la squadra. Ora, rimediare alle nefandezze della banda di Varrecchia (parliamo degli anni '90) è estremamente difficile. Si è già detto e scritto di tutto, mi limito quindi ad un paio di considerazioni, escludendo a priori la possibilità di tornare all'Appiani (riportare la partita in pieno centro a Padova è improponibile, mettiamocela via tutti).

In questo momento nessuno, dico nessuno, sgancerebbe un euro per quell'obbrobrio. Non i privati, che già fanno molta fatica ad entrare in società, se non con piccolissime percentuali, figuriamoci convincerli a investire milioni sullo stadio; non le istituzioni che hanno altre priorità. La disponibilità economica potrebbe arrivare dagli Istituti di Credito, come la Fondazione Ca.Ri.Pa.Ro., che è sempre stata vicina al mondo dello sport padovano, finanziando massicciamente l'impiantistica sportiva (dal '97 con il Progetto Palestre sono stati investiti oltre 15 milioni). Ma il presidente Antonio Finotti (l'intervista è riportata su questo sito) è stato chiaro, dicendo che l'Euganeo non è mai interessato alla Fondazione, più incline a favorire lo sviluppo di strutture a favore dell'attività giovanile.

Lo scenario attuale potrebbe però mutare in futuro se l'interesse per il Calcio Padova da parte della cittadinanza aumentasse. Il sindaco Zanonato in questo momento ragiona, giustamente, da politico e si basa sui numeri. Ha senso investire soldi per un impianto che interessa in questo momento soltanto a 6-7.000 padovani (a farla grande, perchè ci sono tanti tifosi che frequentano abitualmente lo stadio che sono indifferenti alla "questione-Euganeo")? Ha senso mettere mani sullo stadio di una squadra che oscilla tra la serie B e la Lega Pro? Il punto è proprio qui, per riportare la gente allo stadio (e parlo di 20-25.000 persone) è necessario che arrivino i risultati. Sono pronto a scommettere che, se il Padova dovesse arrivare in serie A, Zanonato sarebbe il primo ad interessarsi all'Euganeo. E con lui, magari, anche Finotti e altri imprenditori padovani (non vicentini). Con il Padova in serie A, la gente si riverserebbe come un fiume la domenica allo stadio, la questione dello stadio brutto comincerebbe a stare a cuore a molte più persone, facendo entrare inevitabilmente nell'agenda del sindaco il problema. Si supererebbe facilmente la resistenza degli "amici dell'atletica" che a quel punto sarebbero in netta minoranza, e probabilmente si troverebbe un'altra collocazione alla pista.

E' tutto qui il discorso: è una questione di numeri. E per quelli, ci vogliono i risultati. Un Padova in B (che rischia di retrocedere) quale appeal più avere sui potenziali finanziatori?