editoriale

Le porcherie dei “quattro sfigati” non devono infangare anche le persone oneste

Direttore di PadovaSport

Redazione PadovaSport.TV

La prima considerazione che mi viene da fare dopo i nuovi arresti legati all'inchiesta Last Bet è la seguente: le porcherie combinate da un gruppetto di calciatori mezzi falliti (o quasi) non devono infangare il nome delle pur tante persone oneste che popolano il mondo del calcio. La seconda immediata considerazione è invece questa: speriamo che ad essere coinvolti siano davvero solo quattro sfigati, come son stati più volte definiti. Se così fosse, non ci sarebbe da preoccuparsi troppo: in fondo in ogni ambiente c'è chi tenta la strada più corta per arricchirsi facilmente. Il timore però è che aggiustare i risultati sia diventato un vizietto di molti. Tanti portieri, molti difensori, qualche attaccante: pagati per prendere un gol, causare un rigore, sbagliare apposta una rete. Gente che sa che non sfonderà mai del tutto nel calcio ma che non vuole rinunciare a ricchi guadagni. Veniamo al Padova: perchè continuano a sbatterci in faccia questo Padova-Atalanta se non è mai (sottolineo mai) uscito un nome di qualcuno legato anche indirettamente alla società biancoscudata? Forse perchè gli inquirenti non hanno ancora mostrato tutte le carte o forse perchè aspettano prove più concrete. Padova contro Atalanta, ve la ricordate? L'Atalanta viaggiava a gonfie vele, il Padova aveva da poco confermato Dal Canto e soffriva nelle parti basse della classifica: un tacito accordo tra le due squadre, a un certo punto della partita, sul risultato di uno pari, si può anche accettare. Il pareggio andava bene a entrambe. Capita spessso. Non si può accettare invece un accordo preventivo tra le due società, quello no. Quello non è più calcio, non c'entra niente con lo sport. Dobbiamo davvero sperare che nessuno del Padova si sia permesso di fare una cosa del genere, sarebbe imperdonabile.