editoriale

Tutti insieme per il Calcio Padova 1910 in serie D

Direttore di PadovaSport.tv

Redazione PadovaSport.TV

Questa stagione sembra non finire mai, avevamo definito la retrocessione di fine maggio "un incubo", "un dramma", senza sapere quali altre disavventure ci fossero dietro l'angolo. Ora che abbiamo tutti, a fatica e con il magone, preso coscienza del fatto di essere spariti dal calcio che conta non sappiamo come ricominciare, anzi ci siamo già divisi, è una gara a chi spinge di più per una soluzione piuttosto che un'altra. Quando la soluzione più semplice è sotto gli occhi di tutti. Proviamo a ragionare un attimo, posto che il Calcio Padova 1910 non fallirà (chi lo dovrebbe far fallire esattamente? Gino Buja che avanza 65.000 euro?) qual è la soluzione migliore per andare avanti, per non cancellare 104 anni ma fare solamente un passo indietro? Ho passato, credo, le ultime 72 ore tra telefonate e lettura di regolamenti, ho parlato con esperti di diritto sportivo (neutrali, che non hanno interesse a tirare la volata a chicchessia). So anche per certo che Penocchio e Valentini, qualora ci fosse la volontà di sedersi attorno a un tavolo con i nuovi imprenditori, sarebbero pronti a iscrivere la squadra, pagare quello devono pagare e andarsene (più avanti spiegherò perchè ne sono certo). Perchè non unire le forze e ripartire con il Calcio Padova 1910 dalla serie D? Perchè Bergamin o chi per lui non ha ancora chiamato Penocchio o Valentini, coloro che al momento detengono il vero Calcio Padova? Ecco alcuni semplici motivi per cui non ha alcun senso creare un'altra società, o ancora peggio, tifare San Paolo per un anno:

- Il Calcio Padova 1910 ha un settore giovanile importantissimo, ha un know-how frutto di anni di lavoro, molti giocatori del settore giovanile potrebbero anche giocare in prima squadra in serie D. Con una nuova società si perderebbe tutto, si azzererebbe un patrimonio incredibile.

- Il Calcio Padova 1910 ha in concessione per un altro anno il centro sportivo di Bresseo, una nuova società dovrebbe trovare un altro posto dove allenarsi e pagarlo.

- Il Calcio Padova 1910 può ancora fare conto sulla preziosissima sponsorizzazione di Cestaro (abbiamo verificato chiedendo ai diretti interessati: non c'è alcuna clausola legata alla categoria).

- Il Calcio Padova 1910 ha dei dipendenti. Se continuasse ad esistere non perderebbero il lavoro.

- Il Calcio Padova 1910 vanta dei crediti in Lega non indifferenti, che rientrerebbero nelle casse.

- Il Calcio Padova 1910, ultima ma non meno importante considerazione, è il Calcio Padova 1910, con la sua storia, il suo simbolo, la sua maglia. Perchè accettare di tifare per un surrogato, per una società senza storia, dal futuro tutt'altro che certo?

Questione stipendi. Il Calcio Padova 1910 deve ancora pagare gli stipendi arretrati. Per i giocatori e tesserati che avanzano alcune mensilità conviene accettare una transazione o sperare nel fallimento e accedere al fondo assistenziale? E' evidente che conviene accettare la prima, visto che il fondo assistenziale viene corrisposto secondo questi parametri:

- fino a € 117.589 lordi = 100%- da € 117.589 a € 176.383 lorde = 75%- da € 176.383 a € 235.178 lorde = 50%- oltre € 235.378 non è dovuta alcuna contribuzione

Daniele Vantaggiato, ad esempio, se il Calcio Padova 1910 fallisse non percepirebbe un euro sull'eccedente. Quindi chi dice che ai giocatori non conviene la transazione (procedura attuata da molti altri club e grazie al quale il Messina nel 2008 ricominciò dalla D senza fallire, proprio come potrebbe fare il Padova) dice semplicemente il falso.Un'altra considerazione sugli stipendi: in serie D il pagamento di inps, irpef e iva non è ostativo all'iscrizione al campionato, mentro lo è per i campionati professionistici. In serie D è possibile utilizzare la fidejussione dell'anno precedente per coprire gli stipendi. In serie D è addirittura possibile non pagare gli stipendi arretrati se non c'è una  sentenza passata in giudicato emessa dagli Organi della Disciplina Sportiva o dagli Organi per la risoluzione di controversie. Sentenza che al momento non esiste perchè i giocatori non si sono appellati entro il termine del 31 maggio al collegio arbitrale, non sapendo la situazione che si sarebbe venuta a creare. C'è dunque la possibilità per il Calcio Padova 1910 di estinguere integralmente ogni obbligazione con i propri tesserati, in modo da disputare un campionato dilettantistico che consenta, a chi subentrerà nella compagine azionaria, di pianificare il ritorno tra i professionisti.

Penocchio e Valentini. Il Calcio Padova 1910 in serie D non significa per forza di cose Diego Penocchio presidente e Andrea Valentini amministratore delegato. Anzi, come scritto sopra, una volta completata l'iscrizione e evitato il fallimento (questo interessa soprattutto a Penocchio e Valentini), entrambi sono pronti a passare la mano ai nuovi imprenditori.

Debiti di Cestaro. Ribadiamo ancora un volta che i debiti contratti dalla gestione Cestaro (ancora non quantificabili) non sono debiti che fanno fallire una società. E' il motivo per cui il Calcio Padova 1910 fino adesso non è fallito e non fallirà.

Perchè dunque non favorire il dialogo tra i nuovi imprenditori e l'attuale proprietà, per far sì che si riesca a iscrivere il Calcio Padova 1910 in serie D? Solo un sforzo comune e unidirezionale permetterebbe al Calcio Padova di continuare a vivere. Le alternative? Un ibrido San Paolo Padova, una società nuova che ripartirebbe da zero perdendo enormi risorse (prima tra tutte, il settore giovanile).