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Campodarsego in Lega Pro, Pagin: “Tempi stretti, ci proveremo ma senza fare passi avventati”

«I tempi sono sicuramente ristretti, ma ci stiamo provando per non buttare via l’occasione». Sono ore frenetiche al Campodarsego nell’ottica di ottenere la riammissione al campionato di Lega Pro, e le parole del presidente Daniele...

Redazione PadovaSport.TV

«I tempi sono sicuramente ristretti, ma ci stiamo provando per non buttare via l'occasione». Sono ore frenetiche al Campodarsego nell'ottica di ottenere la riammissione al campionato di Lega Pro, e le parole del presidente Daniele Pagin sono più che mai eloquenti. Proprio ieri, tra l'altro, il patron biancorosso ha compiuto 54 anni ricevendo una gradita sorpresa preparata dai giocatori che al campo d’allenamento di Reschigliano lo hanno festeggiato con una torta.

Nonostante il compleanno, comunque, tutti gli sforzi sono incanalati per studiare le possibilità di approdare ai professionisti, che si sono spalancate martedì sera dopo la rinuncia per motivi economici della Caronnese che precedeva in graduatoria i biancorossi. C'è tempo fino alle 19 di martedì per presentare la domanda di riammissione che non implica il versamento del contributo a fondo perduto di 250 mila euro, mentre il 4 agosto è atteso il verdetto del consiglio federale.

«Dopo la notizia della rinuncia della Caronnese ci siamo messi subito al lavoro e in queste ore stiamo raccogliendo informazioni e verificando tutti gli aspetti. Domani (oggi per chi legge, ndr) abbiamo una riunione con i commercialisti perché ci sono numerose questioni da approfondire, incluse quelle che riguardano una trasformazione della società. Non è tanto un discorso di numeri economici, perché quelli stanno in piedi. Ma un'eventuale passaggio ai professionisti implica altre questioni».

Anche quella che riguarda la disponibilità di un stadio a norma per la Lega Pro, ossia l'Euganeo, visto che il Gabbiano non è agibile nella categoria superiore. «Abbiamo un avvocato che si sta informando della questione del campo. Dobbiamo vedere cosa comporta andare a giocare in deroga in un'altra struttura, e l'ideale sarebbe la possibilità di avere una deroga per almeno tre anni. Ripeto, questa è una fase nella quale stiamo raccogliendo informazioni ed entro il fine settimana decideremo il da farsi. Non vogliamo fare comunque passi avventati, e se andiamo in Lega Pro lo facciamo per fare le cose al meglio». (da Il Gazzettino)

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