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Campodarsego, Pagin accusa l’arbitro: “Direzione da terza categoria”

Pagin, presidente del Campodarsego

Niente drammi in casa Campodarsego, anche se ci si vuol togliere qualche sassolino dalle scarpe. Va bene la forza del Venezia, va bene anche che è stato costruito per vincere il campionato e la squadra padovana aveva ben altri obiettivi, leggasi...

Redazione PadovaSport.TV

Niente drammi in casa Campodarsego, anche se ci si vuol togliere qualche sassolino dalle scarpe. Va bene la forza del Venezia, va bene anche che è stato costruito per vincere il campionato e la squadra padovana aveva ben altri obiettivi, leggasi salvezza. Aggiungiamoci la sportività di riconoscere all’avversario di aver vinto, ma la gestione della gara dell’arbitro Ayroldi non è piaciuta al presidente Daniele Pagin. «Risultato giusto in parte», commenta a caldo al termine della gara, «perché nel primo tempo ha fischiato la fine con 10 secondi di anticipo e non potevamo avvicinarci all’area avversaria che c’era un fallo contro. Una direzione da... Terza Categoria. Non siamo stati inferiori al Venezia, non ne risentiremo a livello psicologico e lotteremo sino alla fine. Siamo partiti per salvarci e ci troviamo a giocarci il campionato: daremo il massimo nelle successive nove partite». Dunque niente resa, si andrà avanti a duellare, perché maggio è ancora lontano e il calcio non è avaro di sorprese. Anzi. «In questi mesi siamo stati avanti, poi dietro», continua Pagin, «e il campionato non finisce al Penzo: ora ci aspetta un calendario più morbido. Nella prima mezz’ora abbiamo pagato l’emozione, anche il pubblico, ed era un’impresa essere qui. Un po’ alla volta siamo riusciti a giocare meglio. La sconfitta non cambia qualcosa per noi, lo sarebbe stato se avessimo vinto». Per il tecnico Antonio Andreucci molto si è deciso in quell’8’ del primo tempo, quando il colpo di testa di Maccan ha sbloccato l’incontro. «La rete ha favorito il Venezia», spiega, «che si è trovato a giocare in modo più congeniale. Accettiamo il risultato, mercoledì affronteremo la Liventina e vedremo di rifarci. Ripartiamo con fiducia». E riconosce pure la forza del Venezia come rosa. «Ha giocato con umiltà, sapeva di dover affrontare una squadra pericolosa; è vero, non abbiamo avuto grosse occasioni, ma li abbiamo impegnati. Loro hanno ottime qualità, sanno gestire meglio di noi certe situazioni ma 9 partite sono tante: siamo abituati a non mollare». Il Campodarsego non è affatto rassegnato, come sostiene capitan Maurizio Bedin, già proiettato al futuro. «Non siamo abituati a piangere sui giornali», sottolinea, «ma non cerchiamo alibi: se il Venezia ha vinto, è stato più bravo di noi. Sinora abbiamo raccolto 64 punti, lavoriamo tutti i giorni con impegno. Il morale dello spogliatoio? Tranquillo, ci mancherebbe. Il Venezia è costruito per vincere». Altra storia in casa Venezia, neocapolista e con il morale a mille per una vittoria che ha l’aria di valere doppio. «Un’ottima prestazione da parte di tutti», dice Denis Maccan, che ha sbloccato la gara, «e abbiamo affrontato il Campodarsego con lo spirito giusto. Ma mancano ancora tante sfide da qui alla fine». Uno dei protagonisti è stato anche il centrocampista Evans Soligo: da lui i complimenti alle nuove leve. «La partita perfetta», commenta il capitano, «dove siamo stati meno belli ma più cinici. In questi mesi i giovani sono cresciuti tanto e sono diventati un valore aggiunto per la squadra».(Da Il Mattino)