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L’agonia del Venezia continua. Domani scade il primo termine, Korablin è sparito

L’agonia dell’Unione Venezia prosegue, senza sosta e lo scoramento sta prendendo il sopravvento anche su chi sta continuando a lavorare in sede per avere la documentazione in regola qualora il presidente Korablin si materializzasse...

Redazione PadovaSport.TV

L’agonia dell’Unione Venezia prosegue, senza sosta e lo scoramento sta prendendo il sopravvento anche su chi sta continuando a lavorare in sede per avere la documentazione in regola qualora il presidente Korablin si materializzasse all’improvviso oppure se in banca arrivasse quel bonifico attorno al milione e mezzo che garantirebbe la “salvezza”. Il calcio arancioneroverde sta vivendo le puntate più assurde dell’ultimo decennio con Korablin sempre più vicino a indossare i panni di quel Godot tanto atteso e che mai arrivò. Nella sede di via Torino Dante Scibilia e Ivone De Franceschi si guardano negli occhi perplessi, a questo punto sarebbe meglio arrivasse una risposta anche negativa da parte di Korablin, ma arrivasse. Zero assoluto, su tutti i fronti, tenendo conto che il presidente è anche inibito fino a metà agosto e tutta la documentazione dovrebbe essere firmata da un suo delegato nel consiglio di amministrazione. Ma questi sono dettagli. Quarantotto ore alla scadenza del 25 giugno, sei giorni a martedì 30 quando il calcio veneziano potrebbe chiudere un’altra pagina nera della sua storia secolare. Tutti a interrogarsi, poi, se Korablin sia venuto o meno a Mestre, senza contattare Scibilia, senza passare per la sede, altro paradosso farsesco se corrispondesse al vero. Il piano B (cercare di ripartire dalla serie D) è al momento in naftalina, potrà essere tolto dal cassetto solo nel caso il 30 giugno il Venezia non presentasse la domanda di iscrizione, dopo aver saldato gli arretrati. Un segno di vita è dato dalla partenza della seconda settimana del Venezia Soccer Camp a Tambre d’Alpago, ma anche il lavoro di un anno intero di crescita del settore giovanile rischia di sprofondare il 30 giugno. Situazione complicata anche in altre società della Lega Pro, più di qualcuna in fase di passaggio di proprietà: il Cuneo può andare a una cordata romana, a Barletta contati tra il presidente Perpignano e il Comune, a Monza è andata inevasa anche la quarta asta pubblica, gli australiani di Nick Scali sembrano interessati alla Reggina, l’azienda bresciana SDL al Mantova, il Martina Franca è ufficialmente in vendita, la Carrarese dopo il passo indietro di Buffon dovrebbe iscriversi e poi passare di proprietà, mentre anche la Pro Patria retrocessa potrebbe non iscriversi alla serie D.