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Lavori in corso per Este e San Paolo

Molti movimenti di mercato, soprattutto in uscita, per le padovane. I gialloblù puntano sul vivaio, gli atestini ingaggiano l'ex padovano Thomassen.

Redazione PadovaSport.TV

L’estate è appena cominciata ma i dirigenti di Este e San Paolo sono già in piena attività nell’allestire le rose in vista del prossimo torneo di serie D, che vedrà ancora una volta le due compagini padovane ai nastri di partenza.Poche, per il momento, le certezze dal punto di vista organizzativo, coi giallorossi della bassa che, a dirla tutta, in virtù dell’eliminazione nel terzo turno playoff si sono garantiti il decimo posto nella classifica dei ripescaggi della Lega Pro. Nonostante il grave momento di difficoltà attraversato da molte società, però, quella della salita in quarta serie appare un’eventualità più che remota, visto soprattutto l’impegno economico che richiederebbe, anche in materia di adeguamenti necessari a rendere idoneo il “Nuovo Comunale”.Molto più realistica, anzi ormai certa, è la partecipazione degli atestini alla Coppa Italia dei professionisti: l’undici del confermato mister Zattarin sarà infatti in campo il 5 agosto nel primo turno della competizione, dovrà affronterà un’altra delle 9 squadre di D invitate o – come già accaduto due anni fa (a Benevento, nda) – una squadra di Lega Pro.

Per quanto riguarda il calciomercato, invece, il ds Tognon (anch’egli alla fine rimasto all’ombra degli Euganei, nonostante molte voci lo dessero in partenza) sta operando in questi giorni per cercare di sopperire ai numerosi addii, anche di elementi di primo pian, che hanno minato la rosa giallorossa.Hanno infatti lasciato via Monte Cero il portiere Bagherini (finito alla Sambonifacese) e il collega di reparto Fantin ma anche quasi tutti i pezzi da 90 della stagione da poco conclusasi: lo scatenato Marano (team di Eccellenza) ha infatti strappato a suon di mega ingaggi Rondon, Lelj e Colman Castro, mentre capitan Moresco è approdato al Legnago, che potrebbe ritrovarsi tra poco in Seconda Divisione. Valigie in mano anche per Rubbo, destinato al Real Vicenza, Salvato, Michelotto e Carani. Resteranno invece un altro anno i bomber Aliu (sperando che gli infortuni gli diano tregua) e Sottovia, oltre al mancino Gusella, pur tentato dal Lape Ceregnano, a Mario, Turetta e Ciro Aliberti. In entrata, si registrano finora gli ingaggi dell’ex Belluno e Cittadella Gianmarco Brotto, di Zompa dal Monselice, del talentuoso Raffaelli dai cugini del San Paolo e, notizia recente, del centrale danese Thomassen che dopo 5 anni in biancoscudato, altrettanti in patria con Copenhagen e Aarhus (coi quali ha disputato anche la Champions League) e le ultime due stagioni in Lega Pro con le sfortunate Ravenna e Triestina, torna nel padovano, dove è cresciuto calcisticamente e ha trovato moglie.Sono giorni di fermento pure in casa del San Paolo Padova, che ha recentemente visto avvicendarsi al timone della società Paolo Rebellato a Carmelo Lotta. Anche in via Canestrini sono da registrare parecchie uscite, specie di top player: hanno fatto le valigie il portiere Rosiglioni (vicino al Bassano), il bomber Volpato (finito alla Virtus Vecomp), la coppia Lucchini-Lestani (passata all’ambizioso Pordenone), Formentin (Campodarsego) e il già citato Raffaelli, il quale potrebbe essere accompagnato nella nuova avventura atestina dal jolly Zanon.Dovrebbero invece rimanere capitan Arcaba e Mazzeo, pronti a fare da chioccia a una nidiata di giovani provenienti dal vivaio gialloblù. Ad essi, si sono aggiunti il giovane Franceschini dal SaonaraVillatora, il centrocampista classe ’88 Giovanni Furlanetto dal Carpenedolo, il bomber del Campodarsego Marco Viola, strappato al solito Marano, e il terzino destro Eli Pitteri dall’Edo Mestre (scuola Padova).Con il campionato che inizierà domenica 2 settembre, l’attenzione in queste settimane va anche alla composizione degli organici e dei gironi. Molto dipenderà dagli assetti della Lega Pro e dai relativi ripescaggi ma la speranza per le nostre rappresentative è di tornare nel girone triveneto, una scelta che parrebbe logica anche dal punto di vista del contenimento dei costi. Purtroppo, però, in questi anni la Lega Dilettanti ci ha abituato alle decisioni più imprevedibili e cervellotiche, quindi per il momento non resta che attendere fiduciosi.