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Presentazione ufficiale Atletico San Paolo: ecco le dichiarazioni dei protagonisti

Non solo Padova: questa sera, infatti, è stato tempo di presentazioni anche per il neonato Atletico San Paolo di mister Damiano Longhi, che domenica sarà impegnato sull’insidioso campo dell’Imolese per il primo incontro ufficiale...

Redazione PadovaSport.TV

Non solo Padova: questa sera, infatti, è stato tempo di presentazioni anche per il neonato Atletico San Paolo di mister Damiano Longhi, che domenica sarà impegnato sull'insidioso campo dell'Imolese per il primo incontro ufficiale della stagione 2014-2015, gara valevole per il primo turno della Coppa Italia di Serie D. All'evento, che ha avuto luogo alla pizzeria “Gatto Rosso” di Via Pignoria, oltre ovviamente ai dirigenti ed ai calciatori, ha preso parte anche l'assessore allo sport del Comune di Padova Cinzia Rampazzo, che in apertura di presentazione ha confermato in via ufficiale che la società di Via Canestrini potrà disputare le gare interne della prima squadra allo Stadio Euganeo, per cortese concessione dei Biancoscudati Padova, che lo avranno in gestione durante tutto l'arco della stagione. Sulla questione-stadio si è soffermato anche un visibilmente commosso Giuseppe Tramonti, numero uno del sodalizio sanpaolino: “Mi sono battuto per far giocare la squadra all'Euganeo. Per noi l'impianto di Viale Rocco rappresenta il massimo, uno stadio che, se eccettuiamo la pista di atletica, è bellissimo. Sono orgoglioso ed emozionato per aver salvato questa società, - prosegue Tramonti- che è la mia seconda casa. Stiamo stringendo rapporti di collaborazione con le altre realtà calcistiche del territorio, Biancoscudati Padova compresi. Il vecchio Padova ci snobbava, ora invece con la nuova proprietà c'è sintonia.” Dopo l'intervento di Tramonti, ha preso poi la parola Barbara Carron, vecchia conoscenza biancoscudata ed attuale presidente onorario della società gialloblù: “Dopo otto anni al Padova, questa è l'occasione adatta per comprendere veramente come funzionano le cose nel mondo del calcio. Dall'alto non capivo perché non funzionassero. Ma ora devo imparare ancora tanto.” E' stato poi il turno del team manager Fabio Barbin: “L'obiettivo stagionale è  una salvezza tranquilla. Ma con Longhi ed il suo staff credo ci siano le condizioni per aspirare a qualcosa di più importante. Tra due anni vogliamo che il 90% della squadra sia formato da ragazzi provenienti dal nostro vivaio.” Al discorso-giovani si è poi riallacciato il direttore generale Lorenzo Cresta: “Molti ragazzi provenienti dal nostro vivaio sono diventati punti fermi della squadra. L'importante è la loro valorizzazione. Stiamo lavorando duramente in questa nuova avventura, in vista della quale ho fortemente voluto Damiano Longhi alla guida della squadra. Noi guardiamo sempre prima l'uomo del giocatore perché dietro un vero uomo è più probabile che ci sia un bravo calciatore.” Mister Longhi si tuffa poi nell'amarcord: “Il mio ricordo più bello di Padova? La Serie A. Ho avuto la fortuna di raggiungerla con la maglia che sentivo più mia, alla quale ero più legato. Se ci aggiungiamo poi il privilegio di realizzare una tripletta... (contro la Cremonese nella stagione '94-'95 n.d.r.). Ma adesso devo ringraziare l'Atletico San Paolo perché mi sta dando la possibilità di esprimere ed insegnare ciò che ho imparato nella mia carriera. La Serie D? Sarà per me un'esperienza nuova in una categoria nuova. Parto con grande entusiasmo. Sono convinto che col tempo ci toglieremo delle grosse soddisfazioni.” A margine della presentazione dei singoli calciatori (che nell'occasione hanno indossato le nuove maglie per la stagione 2014-2015 con tanto di stemma nuovo di zecca sul petto) abbiamo poi intervistato in esclusiva capitan Vito Antonelli: “Vedo una buona squadra, sono soddisfatto. Obiettivi stagionali? Giochiamo partita per partita e pensiamo innanzitutto alla salvezza. Poi vediamo se arriva qualcosina in più... Mister Longhi? Quando qualcuno ha giocato ad alti livelli ha quel qualcosa in più da poterti trasmettere. Lui rappresenta sicuramente un punto di forza del San Paolo e per me è un onore averlo come allenatore. Girone tosco-emiliano? Per me è indifferente, certo è che mi dispiace non poter giocare il derby con il Padova, una partita dove secondo me loro avrebbero avuto molto più da perdere rispetto a noi.”In Via Canestrini l'entusiasmo non manca, la voglia di disputare una buona stagione nemmeno, insomma, gli ingredienti per assistere ad un'interessante stagione ci sono tutti. Dopotutto, la resurrezione del calcio padovano passa anche da qui.