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Tonazzo capitola a Sora. Ora gara 4 al Palafabris

C’è mancato poco. Nella terza gara delle semifinali promozione la Tonazzo va vicina all’impresa ma si ferma sul più bello, e ora è sotto 2-1 nella serie. Meno pungente di altre volte al servizio, ma determinata e carica di entusiasmo dopo...

Redazione PadovaSport.TV

C’è mancato poco. Nella terza gara delle semifinali promozione la Tonazzo va vicina all’impresa ma si ferma sul più bello, e ora è sotto 2-1 nella serie. Meno pungente di altre volte al servizio, ma determinata e carica di entusiasmo dopo gli ultimi risultati positivi, Padova arriva sino al quinto set, cedendo solo al tie break alla Globo Sora, nonostante un grande Stefano Giannotti (27 punti). Ora gli uomini di coach Schiavon devono aggrapparsi a gara 4, in cartellone domenica alle 18 al PalaFabris, per poter sperare nella “bella”. Salgado c’è. Nessuna sorpresa nel sestetto base bianconero: come previsto, Salgado è stato aggregato al gruppo e subito mandato sotto rete da coach Schiavon, dopo la lieve distorsione rimediata nel match di domenica scorsa. Dall’altra parte del campo è invece venuto a mancare l’apporto di un elemento di qualità come Patriarca, sostituito da Paris, giocatore di minor nome ma capace di garantire più equilibrio in seconda linea. Nel primo set, si rivela decisivo l’allungo laziale a cavallo della seconda pausa tecnica, grazie alla buona verve di Siltala e al “solito” immarcabile Milushev, con la Globo che vola sul 19-15. Giannotti liberato con mestiere da Mattera, riporta in linea i bianconeri, che agguantano la parità sul 21-21, ma sono gli errori in attacco di Vedovotto a chiudere il parziale: 25-23. Su e giù. Dopo una prima frazione in ombra, nella seconda è proprio Vedovotto a guidare i compagni, che scappano sul 12-16, allungando fino al 16-22 grazie a uno strepitoso Rosso, anche autore di un ace. È 1-1. Tutto in discesa? Macché. Lo spartito cambia di nuovo al cambio di campo, con Milushev che riprende coraggio e la ricezione padovana che comincia a balbettare, tant’è che Schiavon getta nella mischia pure il baby Riccardo Bortolini, che è stato convocato al posto del libero Fabio Balaso (impegnato con la Nazionale prejuniores). Entra pure Volpato, al centro per Leonardi, ma Sora si rimette davanti grazie al suo opposto bulgaro. Impresa sfiorata. Sotto 12-8 nel quarto set, la Tonazzo non si perde d’animo e torna sotto affidandosi alle mani calde di capitan Rosso e a Giannotti. È il set più combattuto, con i bianconeri che si portano fino al 18-21, si fanno riprendere e la spuntano nel finale, con un pallonetto del bravo Mattia. Il tie break è, a questo punto questione di nervi ed energie. Ne ha di più Sora. Pedron, in & out. Con una battuta si può dire che non sia stato necessario nemmeno cambiare maglia. Già, perché all’ultimo momento è rimasto fuori dai giochi il secondo palleggiatore Matteo Pedron, indisponibile per aver contratto una forma di mononucleosi. E al suo posto chi è stato chiamato in prima squadra? Suo fratello Luca. Pure lui alzatore, quando si dice: avere il gioco nel sangue. Molfetta va. Ben diverso l’andamento dell’altra semifinale. Grazie al 3-0 (25-19, 25-22, 31-29) rifilato ieri sera al caffè Aiello Corigliano, l’Exprivia Molfetta raggiunge il punto del 3-0 nella serie e si qualifica senza perdere tempo alla finale promozione, che inizierà domenica 28 aprile, con i pugliesi, secondi al termine della regular season, già sicuri di partire in vantaggio 1-0 in classifica e di avere l’eventuale “bella” in casa propria.