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Cori Padova-Livorno, parla il giornalista dell’Ansa: “Vi spiego perchè ho battuto quella notizia”

Alberto Gottardo, corrispondente dell’Ansa da Padova, è intervenuto questa sera a PadovaSport, dopo le polemiche scaturite dal lancio dell’agenzia sui cori da parte dei tifosi padovani che avrebbero “guastato” il minuto di...

Redazione PadovaSport.TV

Alberto Gottardo, corrispondente dell'Ansa da Padova, è intervenuto questa sera a PadovaSport, dopo le polemiche scaturite dal lancio dell'agenzia sui cori da parte dei tifosi padovani che avrebbero "guastato" il minuto di silenzio in memoria di Morosini: "Sono finito nell’occhio del ciclone perché quello del calcio è un mondo che si basa su polemiche che hanno molto dell’effimero, molti hanno commentato questa notizia senza neppure leggerla e sono partiti attacchi personali, anche da parte di altri colleghi. Un po’ come in quei mondi islamici in cui si lanciano le “fatwa” contro i registi che fanno dei film di Maometto senza aver visto il film o aver letto i libri. Dobbiamo metterci d’accordo su alcune cose di semantica grammaticale. Allora quando c’è un punto, alla fine di una frase, vuol dire che termina una descrizione di un momento e inizia un momento successivo. Io non ho scritto: durante il minuto di silenzio, oppure contemporaneamente o immediatamente dopo o subito. Ho scritto quasi subito. In dieci anni che faccio il corrispondente ansa per Padova e mi sono occupato dalla scalata di AntonVeneta alla parte di Banca popolare di Lodi, a una 30ina di omicidi, agli arresti delle brigate rosse o a interviste anche a ministri degli interni, è la prima volta che mi viene detto che c’è qualcosa di poco chiaro. Allora io capisco che il calcio abbia de stilemi diversi da quelli della cronaca normale, ma è anche vero che guastato quasi subito non vuol dire guastato contemporaneamente. Non ero allo stadio, non sono stato li a guardare il cronometro, anche perché poi l’ho visto attraverso Sky. Stiamo parlando di una cosa effimera. Se a ottomila spettatori presenti alla stadio euganeo, va bene sentire insulti con parolacce un minuto dopo che si è commemorato un giocatore che è morto e che ha giocato in entrambe le squadre, vuol dire che sto sbagliando io! Però io ho una sensibilità diversa, secondo me la memoria di Morosini , anche se i due episodi non sono da collegare ed infatti io ci ho messo un punto. Dal mio personale punto di vista, ha lasciato in persone con un gradi di sensibilità come me, l’amaro in bocca".