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Il Comitato per la rinascita del Calcio Padova è operativo: ecco come si muoverà 

Riceviamo e pubblichiamo: IL COMITATO A SOSTEGNO DELLA RINASCITA DEL CALCIO PADOVA, sorto a fine estate dall’incontro di tifosi di variegata provenienza con l’obiettivo di contribuire concretamente al rilancio del calcio biancoscudato, esprime...

Redazione PadovaSport.TV

Riceviamo e pubblichiamo:

IL COMITATO A SOSTEGNO DELLA RINASCITA DEL CALCIO PADOVA, sorto a fine estate dall’incontro di tifosi di variegata provenienza con l’obiettivo di contribuire concretamente al rilancio del calcio biancoscudato, esprime la più viva soddisfazione per l’andamento sportivo della squadra ed il riscontro quotidiano della serietà della società: fattori che hanno creato un entusiasmo crescente che sta accompagnando giorno per giorno l’avventura dei  Biancoscudati.Il Comitato perciò sta operando attraverso i gruppi di lavoro in cui si è articolato, per  sostenere tutte le iniziative utili,  e quindi in particolare:1) Cercando il coinvolgimento di tutte le componenti della città e provincia – anche estranee al mondo della tifoseria (vedi apporto dato alla campagna abbonamenti attraverso le associazioni di categoria, “vetrine biancoscudate” di Ascom ecc)) – per un “gioco di squadra” con effetto moltiplicatore2) Nella stessa prospettiva – di un’apertura verso altre componenti della città, in questo caso quelle sportive – sollecitando  la creazione di sinergie con altri sport: con la Pallavolo Tonazzo Padova è già in nuce e presto potrebbe estendersi al Petrarca rugby consentendo magari alle 3 societa' di proporre soluzioni agevolate per sponsor, cartellonistica ecc, del tipo "prendi 3 paghi 2"…3) Verificando, d’intesa con la società e con i clubs, possibili operazioni-simpatia di vario tipo:  premi al tifo più spiritoso, iniziative educative rivolte ai ragazzini per un loro avvio al “bel” tifo, opportunità  per le famiglie in modo da far diventare l’Euganeo un luogo di serenità e la partita una festa, ecc4) Agendo attraverso alcune sue componenti in modo discreto perché vi possa essere al più presto un sostanzioso supporto all’impegno finanziario dei 2 straordinariamente meritori attuali soci, Bergamin e Bonetto,  attraverso un allargamento mirato della base societaria5) Puntando alla concretizzazione di quell’azionariato popolare o diffuso, di cui si è cominciato a parlare quest’estate,  che avrebbe il merito di fidelizzare una consistente parte della tifoseria creando una base di padovanità resistente nel tempo agli eventi societari, anche i peggiori, che si verificassero in futuro. Questo tema sta impegnando una commissione apposita del Comitato in un confronto già avviato con i professionisti incaricati dalla società per i necessari approfondimenti, visto che l’ argomento è complesso, in parte delicato ed  ha svariate possibili modalità di attuazione; ma c’è motivo di credere che alla fine ne nascerà qualcosa di innovativo per Padova e forse non solo.6) Questione stadio. Il tema strutturale non può essere eluso, sia pure nel medio periodo. Sappiamo peraltro che il Comune, anche prescindendo da altri ostacoli, non avrà mai le risorse per far diventare l’Euganeo uno stadio “da calcio”. Perciò bisogna puntare alla sua privatizzazione, sfruttando anche le agevolazioni di legge. L’apposito gruppo di lavoro in seno al Comitato ha quindi  iniziato una verifica a tal fine che - per non scrivere un libro dei sogni - deve però partire, prima ancora del progetto architettonico, da un piano di sostenibilità economica (quanti soldi occorrono ? che resa devono perciò dare complessivamente le attività di contorno ? quali possono essere queste attività ?... ). E solo a fronte di una tale concretezza sarà semmai possibile la ricerca degli investitori privati interessati, naturalmente di concerto  in primis con la società ed il Comune

La notizia di questi giorni, della possibile realizzazione da parte di quest’ultimo di una tribuna precaria dietro una porta a bordo campo, si situa in una prospettiva diversa, che è quella del breve periodo. Nulla osta alla cosa, se davvero funzionale al tifo, accettabile sotto il profilo estetico, sostenibile economicamente dall’ente pubblico e non pregiudizievole dell’ipotesi di rifacimento strutturale, che deve rimanere l'obiettivo principale. Ovviamente si potrà dire però qualcosa di più preciso nel momento in cui sarà noto il progetto. Una parola infine sul vecchio Calcio Padova, che abbiamo tutti ancora nel cuore per la sua storia, le decine di suoi personaggi che hanno fatto vibrare i nostri cuori (a proposito, tanti auguri Gastone Zanon !) e le grandi emozioni che ci ha dato negli anni. L’ultimo capitolo che ha portato alla uscita del Calcio Padova spa dal professionismo è stato sportivamente umiliante e la ferita è ancora lancinante. Forse potremo almeno rimarginarla - mai cancellarla - solo quando logo e denominazione potranno tornare a casa; e  speriamo perciò nel più breve tempo possibile, dopo il definitivo ed imminente scioglimento dell’opzione fra Concordato e Fallimento. Ipotesi quest’ultima (del fallimento) che per l’amore che portiamo per il “Calcio Padova” - non per chi lo ha distrutto - auspichiamo non avvenga, solo per non subire anche quest’onta… Penocchio e C li porta via il vento e saranno dimenticati, un Padova “fallito” resterebbe scritto per sempre.