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Il Mattino: Baraldi ha un contratto con GSport

Luca Baraldi, uno degli artefici, se non il principale attore, della cessione del Calcio Padova di un anno fa, ha un contratto di consulenza con Gsport, l’attuale concessionaria ufficiale per pubblicità e marketing della società biancoscudata...

Redazione PadovaSport.TV

Luca Baraldi, uno degli artefici, se non il principale attore, della cessione del Calcio Padova di un anno fa, ha un contratto di consulenza con Gsport, l’attuale concessionaria ufficiale per pubblicità e marketing della società biancoscudata e, secondo l’indagine congiunta di Procura della Repubblica e Guardia di Finanza, socio occulto di Diego Penocchio, presidente del club di viale Nereo Rocco. Dunque, il manager emiliano che, al tavolo della trattativa nel giugno 2013, trovò, insieme al direttore finanziario Unicomm Walter Pulcini e al figlio di Marcello Cestaro, Lorenzo, l’interlocutore in grado di subentrare al Gruppo di Dueville, pilotò l’accordo verso un (doppio) acquirente con il quale successivamente avrebbe intrattenuto stretti rapporti di lavoro. Vicenda quantomeno singolare, ma che spiegherebbe molto bene perché, in poco più di 48 ore, dopo l’accordo mancato con i fratelli Vecchiato (Interbrau), si giunse al “nero su bianco” con l’imprenditore bresciano e con la società di Montichiari guidata da Italo ed Alessandro Giacomini. L’indagine si allarga? C’è molto ancora da approfondire su quella cessione, per i risvolti che emergono a distanza di 12 mesi, ma per ora il lavoro degli inquirenti, chiamati a dimostrare che fra il Padova e il Parma esistono commistioni che vanno oltre il semplice scambio di giocatori, è stato concentrato sulla gestione dal 1º luglio scorso in poi. Il sequestro di computer e di un’imponente quantità di materiale informatico e cartaceo compiuto dagli uomini delle Fiamme Gialle ha già portato a riscontri positivi per quanto riguarda l’ipotesi accusatoria (violazione dell’articolo 2638 del codice civile, “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza”), ma non ci si ferma certo a questo. L’obiettivo è più alto, puntare alla Ormis di Castegnato, la capofila del Gruppo siderurgico di proprietà al 72% dello stesso Penocchio. Corsa contro il tempo. In attesa del pronunciamento del Tribunale del Riesame, che si riunirà domattina per valutare il ricorso presentato dagli avvocati dei due indagati, il patron e l’a.d. del Padova Andrea Valentini, teso ad ottenere il dissequestro di quanto portato via dai finanzieri, incombono le scadenze per iscrivere la squadra in Lega Pro. Entro domani vanno pagati gli stipendi di marzo ed aprile a giocatori e staff tecnico (ci sarebbe anche l’allenatore Bortolo Mutti fra coloro che attendono di essere saldati di quanto spetta loro), ed entro il 30 giugno vanno presentati i documenti con relativa tassa d’iscrizione (46 mila euro), il bilancio approvato al 31 dicembre 2013 (rientrando in quello Unicomm, articolato sull’intero anno solare) e, soprattutto, la fidejussione di 600 mila euro che attesti la solidità economica della società. Penocchio, il cui silenzio è sconcertante al riguardo, ha fatto intendere che non ci saranno problemi per l’ammissione al campionato di terza serie. Ma i dubbi, vista la situazione di sofferenza finanziaria del club, sono più che leciti.