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Il Mattino: il ruolo di Baraldi e i 300 giocatori sul mercato

Da Il Mattino: Per capire meglio il filo che lega Padova e Parma, l’errore più grande sarebbe quello di focalizzarsi esclusivamente sull’attuale proprietà biancoscudata. Tutto, infatti, nasce un anno e mezzo prima con l’ingaggio di Luca...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Per capire meglio il filo che lega Padova e Parma, l’errore più grande sarebbe quello di focalizzarsi esclusivamente sull’attuale proprietà biancoscudata. Tutto, infatti, nasce un anno e mezzo prima con l’ingaggio di Luca Baraldi come consulente personale del presidente Marcello Cestaro. Questo almeno, è il ruolo ufficiale che gli viene dato. In realtà Baraldi è stato chiamato dal gruppo Unicomm per svolgere un compito ben preciso: gestire la società biancoscudata e preparare la cessione dell’intero pacchetto azionario. Baraldi è un uomo di finanza, entrato nel mondo del calcio proprio a Parma con Callisto Tanzi. Dopo un’esperienza alla Lazio, torna a Parma nel 2004, nel periodo in cui la società è controllata da Enrico Bondi dopo il crac Parmalat. Il tempo di ambientarsi a Padova e nell’estate 2012 Baraldi prende il controllo anche della gestione sportiva, tagliando i costi e puntando su tanti prestiti. Di questi, cinque arrivano dal Parma, a cui si aggiunge la comproprietà di Galli, rientrata in un affare tortuoso, visto che alla controparte il Padova cede Portin, per un’operazione complessiva di 4 milioni. Una plusvalenza notevole, anche se poi il giocatore verrà fermato per problemi cardiaci. Quando è il momento di vendere la società, Baraldi lavora sotto traccia e alla fine convince Cestaro a cedere all’imprenditore Diego Penocchio, per 5 anni vice-presidente del Parma con Tommaso Ghirardi. Penocchio nomina subito Alessio Secco come direttore sportivo e questi pochi giorni dopo è già a Parma per instaurare l’asse di mercato. Altro giro, altra corsa. Dai gialloblù, tra estate e inverno, arrivano cinque giocatori. In totale fanno undici acquisti dal Parma (uno a titolo definitivo, una comproprietà e nove prestiti) in due stagioni. Ma che interessi hanno i ducali? Il sistema messo in piedi negli ultimi anni da Ghirardi e dal d.g. Leonardi prevede un movimento continuo di calciatori che vanno e vengono dall’Emilia. Soltanto nella scorsa estate il Parma ha formalizzato qualcosa come 300 operazioni di mercato. Record mondiale. Un sistema che non muove troppi soldi (rispetto alle big europee) ma punta a muovere giocatori, soprattutto giovani. Creando vere e proprie partnership. Quelle ufficiali sono due: con il Gubbio in Lega Pro, al quale sono stati trasferiti 14 giocatori, e con il Nova Gorica nella massima serie slovena. Hanno oltrepassato il confine sei giocatori provenienti da Collecchio, oltre a Bruno Vicente, centrocampista brasiliano che, su mandato del Parma, il Padova ha ceduto direttamente agli sloveni. Padova e Parma hanno in comune anche Gsport, la società di marketing che gestisce le sponsorizzazioni e che è entrata con un ruolo attivo nella trattativa di cessione del Calcio Padova, visto che ha stabilito l’accordo di partnership con Cestaro per più di 11 milioni in tre anni.