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Il ruolo di GSport e quel patto segreto

Da Il Mattino: Ma cosa c’è di così grosso che finora ha bloccato gli imprenditori che hanno mostrato interesse nei confronti del Padova? Cosa rischia di far precipitare la situazione nel baratro? Tutto sembra ruotare attorno a quel...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Ma cosa c'è di così grosso che finora ha bloccato gli imprenditori che hanno mostrato interesse nei confronti del Padova? Cosa rischia di far precipitare la situazione nel baratro? Tutto sembra ruotare attorno a quel “patto segreto”, stipulato a Milano nei giorni della cessione societaria dello scorso anno. Un “patto segreto”, venuto a galla con l'indagine di Procura e Guardia di Finanza, dal quale emerge che il “socio occulto” del Padova sarebbe Gsport, l'azienda di marketing e sponsorizzazioni con sede a Montichiari, in provincia di Brescia, e controllata dalla famiglia Giacomini. Ufficialmente la Gsport gestisce la pubblicità per la società di viale Rocco, così come fa per altre 20 società di serie A e B e per la Nazionale italiana di rugby. A Gsport vengono infatti elargiti, sotto forma di sponsorizzazione, i 10 milioni di euro (o forse qualcosa di più) che Unicomm ha sottoscritto in tre anni, non solo per apporre il proprio marchio sulla maglia del Padova, ma anche per comparire nella cartellonistica degli stadi griffati Gsport. Eppure qualcosa non quadra, la magistratura sta indagando, mentre Gsport si è limitata solamente a smentire (ma senza argomentare la propria tesi, né aggiungere altro) di essere “socio occulto” del Padova. Ciò che non può essere smentito è che tra i collaboratori di Gsport figuri anche Luca Baraldi, che con l'azienda bresciana ha un contratto di consulenza. Lo stesso Baraldi che lo scorso anno condusse la cessione societaria del Padova da Cestaro a Penocchio. Eppure sembra non ci possa essere futuro per il Padova non solo senza Cestaro, ma anche senza Gsport. Mentre Penocchio e Valentini si sono defilati e sono ormai fuori gioco, Alessandro Giacomini era al tavolo con Cestaro e gli altri imprenditori lunedì scorso. Il motivo è semplice: per provare a salvare il Padova serve che resti Gsport. Se l'operazione di salvataggio andasse a buon fine, Cestaro verserebbe nelle casse societarie circa 3 miloni di euro, come anticipo per la sponsorizzazione del prossimo anno. A quel punto, resterebbe un altro anno di contratto tra Unicomm e Gsport, con 3-3,5 milioni di euro da girare al Padova. Gsport non sembra aver intenzione di ridiscutere il contratto, Unicomm è un cliente ghiotto e in più la società di Montichiari vorrebbe convincere a restare anche Birra Antoniana (non a caso Vecchiato era presente alla cena), che nella stagione appena passata ha avuto qualche attrito con la proprietà, ma resta pur sempre un cliente di Gsport, senza legami con Penocchio e Valentini