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Juve Stabia furiosa contro gli arbitri: “Pronti a schierare la Primavera”

Sessanta minuti nella metà campo del Cesena, un rigore non visto, un’occasione clamorosa con Sowe, eppure la Juve Stabia torna dal «Manuzzi» con il solito finale. Basta un penalty alla squadra di Bisoli, messo a segno da Cascione...

Redazione PadovaSport.TV

Sessanta minuti nella metà campo del Cesena, un rigore non visto, un'occasione clamorosa con Sowe, eppure la Juve Stabia torna dal «Manuzzi» con il solito finale. Basta un penalty alla squadra di Bisoli, messo a segno da Cascione all'11' della ripresa, per liquidare la pratica stabiese, relegando ancora più nei bassifondi i gialloblù, complice la quaterna del Cittadella ai danni del Padova, e la vittoria del Novara sul Carpi.Stavolta, però, non ci sta la Juve Stabia, costretta a pagare dazio per un arbitraggio quanto meno discutibile, il fallo di Ghiringhelli è sembrato nettamente fuori area, e per bocca del suo direttore generale, Clemente Filippi, prova a fare la voce grossa: «Non è possibile perdere così, dover fare ogni volta i conti con poteri occulti. Noi abbiamo tante colpe per un'annata iniziata e finita male, ma se si è deciso che dobbiamo andare in Lega Pro a prescindere, basta che ce lo dicano, la prossima volta restiamo direttamente a casa».«In questo campionato - continua - paghiamo il fatto di essere una piccola società, che ha sempre pagato tutte le spettanze e le tasse, costretta magari dal fatto di non fare il passo più lungo della gamba, ad allestire un organico meno di prestigio di altri e per questo a retrocedere. É facile salvarsi quando si prendono calciatori che valgono centinaia di milioni, poi non si pagano, tanto al massimo arriva il punticino di penalizzazione... Questo non è giusto. Usciamo dal Manuzzi a testa alta, ma contro certe cose non si può combattere. Quello che chiediamo è solo di veder salvaguardata la nostra dignità».Poi aggiunge: «Non è giusto offendere in questo modo una tifoseria che perde 3-0 col Palermo in casa ed incita la squadra fino alla fine, che sta dando grandi dimostrazioni di civiltà, nonostante tutto. Il signor Manganiello è lo stesso che ha frodato l'Avellino con il Varese, forse ce l'ha con le squadre del sud? Onestamente non ci sembra giusto. Siamo pronti a concludere il campionato con la formazione Primavera se le condizioni sono queste. In questo torneo ci sono squadre fallite, società con sette punti di penalizzazioni per questioni di bilancio, c'è chi fa un sontuoso mercato di riparazione nonostante tutti i debiti pregressi, la nostre uniche colpe sono l'onesta e la dignità che abbiamo sempre mostra. A queste condizioni non ci stiamo...».