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Padova, se salta l’accordo con Bresseo c’è Abano

Da Il Mattino di oggi: Il Calcio Padova potrebbe lasciare il centro sportivo di Bresseo prima della scadenza dell’accordo (2015). L’amministratore delegato biancoscudato, Andrea Valentini, infatti, in attesa di una risposta sul diritto di...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino di oggi:

Il Calcio Padova potrebbe lasciare il centro sportivo di Bresseo prima della scadenza dell’accordo (2015). L'amministratore delegato biancoscudato, Andrea Valentini, infatti, in attesa di una risposta sul diritto di superficie da parte del Comune di Teolo, si sta guardando intorno. Domenica scorsa si è incontrato con l'assessore allo sport del Comune di Abano Terme, Angelo Montrone, e con i tecnici comunali: sul tavolo, la possibilità che il Padova traslochi nell'area di Monteortone, dove oggi sorgono lo stadio delle Terme e altri due campi d'allenamento. «Entro un paio di mesi deciderò sul futuro di Bresseo», annuncia Valentini, «Nel 2015 scade la convenzione, e nel caso dovessimo fare le valigie non potrei aspettare due anni per trovare una nuova sistemazione. Il sindaco di Teolo è a conoscenza del fatto che il Padova si stia guardando intorno, e ormai penso che non sia interessato ai nostri investimenti nelle strutture. La nostra permanenza dipende esclusivamente dalla sua disponibilità: la fideiussione non si può fare, e va bene, ma anche sul diritto di superficie ancora non abbiamo risposta. Evidentemente avrà tra le mani un'alternativa migliore alla nostra». Il Padova, quindi, se non troverà un accordo con il Comune di Teolo saluterà il Centro Sportivo che, dal 1991 ad oggi, ha occupato stabilmente. E potrebbe decidere di spostarsi di pochi chilometri, nella città termale, dove far sorgere il suo nuovo quartier generale. «I nostri tecnici hanno cominciato proprio oggi (ieri, ndr) ad esaminare la situazione dell'area di Monteortone», spiega Montrone, «Le strutture, così come sono ora, sarebbero riduttive per il Padova: ci vorrebbero almeno altri due campi, di cui uno in sintetico, e una palestra. Il primo nostro impegno sarà quello di verificare se i terreni circostanti, ubicati sotto al colle, siano nostri o di privati, e se la loro destinazione d'uso ci permetta di pensare ad un ampliamento dell'area sportiva. Analizzati questi aspetti ci ritroveremo con il Padova e vedremo». Superato questo scoglio, si passerà a discutere eventualmente della parte che sino ad ora ha minato i rapporti tra il Padova e il Comune di Teolo: quella economica. A differenza di quanto fatto da Valdisolo, Montrone appare possibilista: «Da parte del Padova ci vorrebbe di certo un investimento, ma credo che una via di mezzo si possa trovare. Dar loro il diritto di superficie sarebbe doveroso, il vero nocciolo della questione sarebbe la fideiussione: da questo punto di vista il Comune di Abano potrebbe anche indebitarsi, pur entro certi limiti, ma questo è un aspetto che andrà analizzato dagli uffici di ragioneria solamente a posteriori. Ad oggi dico che la cosa potrebbe essere affrontata, ma al giusto peso. Innanzitutto vediamo se davvero il Padova lascerà il suo centro sportivo».