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Penocchio torna in città : un’ora in banca e poi aperitivo da Baessato

Da Il Mattino: Pochi si sarebbero aspettati di vederlo passeggiare sul Listòn in tutta tranquillità, come se il Padova non fosse sul baratro. E invece nel tardo pomeriggio di ieri Diego Penocchio verso le 18 è comparso in piazza Garibaldi...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Pochi si sarebbero aspettati di vederlo passeggiare sul Listòn in tutta tranquillità, come se il Padova non fosse sul baratro. E invece nel tardo pomeriggio di ieri Diego Penocchio verso le 18 è comparso in piazza Garibaldi dirigendosi verso piazza Cavour, accompagnato dalla moglie Maura, da Benedetto Facchinato della società biancoscudata e da una terza persona. I primi a scorgerlo sono stati un paio di tifosi, ormai abituati alla sua inconfondibile fisionomia. Alcuni hanno provati ad avvicinarlo, e il presidente, a precisa domanda sulle possibilità di iscrizione della squadra alla Lega Pro entro i termini previsti, avrebbe replicato con un laconico «Tutto a posto». Quindi il quartetto, valigette portadocumenti alla mano, è entrato nell’agenzia della Banca Popolare di Vicenza di piazza Cavour. Verosimilmente per ottenere la tanto sudata fidejussione di 600 mila euro, che permetterà al club biancoscudato di vedere accolta la domanda (ora completa) dal Consiglio Federale, dopo che le prime scadenze erano andate buche per la mancanza di alcuni documenti imprescindibili. Non certo casuale, inoltre, la scelta dell’istituto di credito vicentino, vicino alla Unicomm e a Marcello Cestaro, che potrebbe quindi aver indirizzato personalmente il presidente del Padova, tuttora in carica e quindi obbligato a sottoscrivere la fidejussione in prima persona. Dopo circa un’ora, trascorsa seduti negli uffici dell’istituto di credito a due passi dal negozio ufficiale del Padova, i quattro sono usciti, incamminandosi per compiere il percorso inverso in direzione Piazza Insurrezione. È stato allora che abbiamo provato ad avvicinare Diego Penocchio, nell’immancabile abito blu notte. «Presidente?». «Buonasera». La prima, cortese risposta non ha illuso: da quando, dopo la partita con il Cittadella persa rovinosamente all’Euganeo, non si è fatto più vedere a Padova, alla costante cortesia Penocchio ha sempre fatto seguire un mutismo ostinato in merito alle vicende biancoscudate. E difatti... «Presidente, ci può dire qualcosa? Com’è la situazione?». «No, non posso». E incalzato nuovamente sul fatto se avesse appena sottoscritto la fidejussione, ha tirato dritto: «Sapete che non rilascio dichiarazioni». I quattro se ne così andati lungo il Listòn, con il patron riconosciuto da molti. Poi, con calma olimpica, il quartetto si è seduto ad uno dei tavolini di “Baessato”, in largo Europa, per un calice di prosecco nell’orario dell’aperitivo. Ma subito dopo Penocchio è stato avvicinato da alcune persone, che lo hanno apostrofato malamente. E se n’è andato in silenzio