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Spettatori in calo, a Udine preoccupazione per il nuovo stadio. Rigotto: “Stiamo facendo di tutto per coinvolgere il pubblico, ma…”

“È una riflessione che abbiamo fatto, ma non riusciamo davvero a darci una risposta. Stiamo facendo di tutto e di più per coinvolgere i nostri tifosi, ma la risposta è quantomeno tiepida e non ne capiamo le motivazioni”. Parla così...

Redazione PadovaSport.TV

"È una riflessione che abbiamo fatto, ma non riusciamo davvero a darci una risposta. Stiamo facendo di tutto e di più per coinvolgere i nostri tifosi, ma la risposta è quantomeno tiepida e non ne capiamo le motivazioni". Parla così il direttore amministrativo dell'Udinese, Alberto Rigotto, al Messaggero Veneto, in merito al flop di pubblico che vede il Friuli uno degli stadi pià vuoti d'Italia. Quest'anno il trend è ancora più al ribasso, visto che una media di oltre 2 mila e 600 abbonati non è andata al Friuli a sostenere la squadra. La società sta provando a creare entusiasmo intorno alla squadra, ma i risultati ancora non sono arrivati. Ristoranti e nuovi bar non attirano i tifosi (domenica con il Cagliari alle 13.45 in tribuna erano entrate poco più di 100 persone), giocolieri, intrattenimento sul megaschermo e a bordocampo non stuzzicano il pubblico che entra all’ultimo momento.

E anche le attrattive proposte non sono accattivanti, e comunque, il pubblico friulano sembra apprezzare più la partita e non il contorno. Un problema enorme, visto anche gli investimenti fatti per il nuovo stadio, realizzato sul modello dello Juventus Stadium, un catino di 25.000 posti che dovrebbe essere sempre sold out, ma che le premesse non fanno sperare. Il perché si può spiegare con una risposta data anni fa, quando a un sondaggio per il nuovo stadio, i tifosi in maggioranza dicevano che sarebbe bastata la copertura. Il resto se ci fosse stato bene, altrimenti nessun dramma. Insomma il Friuli non appare ancora un'attrattiva dove stare con amici e famiglia. Chissà se in futuro il trend cambierà.