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Tessera del Tifoso, Toniato porta la questione in Consiglio comunale

Riceviamo e pubblichiamo da Michele Toniato, consigliere IDV del Comune di Padova: Durante la seduta del Consiglio comunale del 24 ottobre 2011 ho voluto interrogare l’assessore allo sport Umberto Zampieri sul tema della tessera del tifoso per...

Redazione PadovaSport.TV

Riceviamo e pubblichiamo da Michele Toniato, consigliere IDV del Comune di Padova:

Durante la seduta del Consiglio comunale del 24 ottobre 2011 ho voluto interrogare l’assessore allo sport Umberto Zampieri sul tema della tessera del tifoso per tre motivi principali:

Primo: non condivido la posizione sua e di tutto il gruppo del PD padovano, schierata apertamente a favore della tessera;

Secondo motivo: sono stato attaccato per la mia posizione come se fossi uno che si pone “fuori dal coro” o comunque “contro la legalità” (un luogo comune ricorrente in tema di tessera del tifoso) quando invece la linea dell’IdV è chiarissima, a livello nazionale così come a Padova: noi siamo contrari alla tessera del tifoso. Tra l’altro ci sono autorevoli figure che si sono da sempre schierate in modo critico su questo tema: Marcello Lippi, Michel Platini, Renzo Ulivieri, vari giocatori, presidenti e allenatori di squadre di Serie A e Serie B; non solo: voci contrarie si sono levate anche da esponenti del mondo del cinema, della televisione e dell’associazionismo tra cui spicca la Fondazione Giovanni Paolo II. Anche il mondo della politica si è espresso negativamente: oltre a Enrico Pavanetto, assessore alla sicurezza della Provincia di Padova (PDL), si sono dichiarati contrari, tra gli altri, Paolo Cento, coordinatore nazionale di SEL, Enzo Foschi, consigliere del PD della Regione Lazio, il Senatore Marco Perduca (PD) oltre ad alcuni deputati del PD e a tutto il gruppo parlamentare dell’IdV; questo a dimostrazione che il fronte del NO è estremamente eterogeneo e non classificabile sotto alcuna etichetta e anche per smontare il teorema: chi è a favore della tessera è per la legalità. Tra l’altro alcuni consiglieri comunali di diversi schieramenti mi hanno espresso il loro sostegno dopo l’interrogazione a Zampieri.

Terzo motivo dell’interrogazione: durante la seduta del consiglio comunale del 26 settembre scorso Zampieri era stato interrogato sul medesimo tema da una collega del suo partito evidentemente in modo strumentale per poter annunciare la linea dell’amministrazione – a quanto pare a favore della tessera; tuttavia questa posizione non è condivisa dal nostro partito. Non si tratta di fare polemiche, ma semplicemente di essere coerenti. Non capisco perché il PD padovano non lo sia rispetto a quello nazionale: ricordo che deputati del PD hanno interrogato il ministro Maroni sulla tessera del tifoso esattamente come i miei colleghi dell’Italia dei Valori, ponendosi in una posizione motivatamente critica… cosa c’è di diverso a Padova?

Mario Tullo e Jean-Leonard Touadi – deputati del Partito Democratico: “Non stupisce per nulla che la tessera del tifoso sia continuamente al centro di polemiche per il suo cattivo funzionamento”. “Troviamo inaccettabile spacciare la tessera del tifoso come un utile strumento per aumentare la sicurezza negli stadi – cosa tra l’altro ancora tutta da dimostrare – e allo stesso tempo costringere centinaia di migliaia di persone a ritrovarsi quasi inconsapevolmente fidelizzati con una banca e quindi intestatari di carte prepagate…” sì perché, a parte a Padova e pochissimi altri casi, la tessera del tifoso è una carta di credito prepagata, che in alcuni casi (come a Firenze) consente di avere addirittura tassi del mutuo agevolati! Ma questo cosa c’entra con lo sport e soprattutto cosa c’entra con l’ordine pubblico? Vorrei ricordare tra l’altro che la tessera del tifoso è contenuta in una direttiva del ministero e non è una legge dello Stato!

Non so se l’assessore Zampieri non sia adeguatamente informato sulla tessera (voglio sperare di no) o se abbia altre ragioni per cambiare idea in così poco tempo; ricordo infatti che, un mese dopo la sua nomina ad assessore allo sport lo scorso anno, Zampieri aveva dichiarato le sue perplessità su tale strumento, perplessità che ovviamente condividevo, non nascondo di avere ancora (se non di più) e che io invece ritengo debbano indurre ad una seria riflessione sull’argomento. Per questo rilancio con convinzione l’idea di organizzare presto una conferenza con il questore, lo stesso assessore Zampieri (con il quale, nonostante la diverse posizioni, continua ad esserci un ottimo rapporto e che mi ha già dato la sua disponibilità), rappresentanti dei tifosi e un avvocato esperto nella giurisdizione in materia. C’è bisogno di conoscere meglio questo strumento, se si sapessero certe cose non si potrebbe non porsi in maniera prudentemente critica!

Zampieri aveva dichiarato: “la tessera del tifoso è in grado di mantenere la sicurezza all’interno dei nostri stadi”: questo è quello che dice il ministro Maroni, ma i fatti continuano a dimostrare il contrario, anzi è proprio con questo sistema che è ritornata la violenza all’interno degli stadi (che da anni era praticamente sparita in Italia), basti pensare alla recente partita Verona-Nocerina durante la quale ci sono stati scontri tra tesserati all’interno dello stadio con l’arresto di 8 persone!

Nell’interrogazione ho chiesto all’assessore su quali basi ritiene utile ed efficace lo strumento della tessera del tifoso (con particolare riferimento alla nostra città e ai nostri tifosi) e quali sono i dati in suo possesso che hanno convinto lui e tutto il gruppo consigliare del PD padovano a fare dichiarazioni così convinte della bontà dello strumento in questione, smentendo di fatto – mi pare – quella che è la linea nazionale del suo partito. Ma su questo non ho ricevuto risposte…

Di fatto cosa succede? Ogni questore agisce autonomamente, spesso vietando la trasferta anche ai tesserati o vietando la vendita di biglietti fuori dalla regione indipendentemente se ad ultras o a padri di famiglia senza condanne… Non mi sembra giusto e non è vero che ” la stragrande maggioranza dei tifosi padovani ha sottoscritto senza battere ciglio la tessera del tifoso… ” (come ha dichiarato Zampieri). Posso assicurare, anche dal recente incontro avuto con un rappresentante dell’Aicb, che non è affatto così e anche la società Calcio Padova ha una linea chiarissima: il Direttore generale Sottovia proprio recentemente ha dichiarato: “la tessera del tifoso non risolve assolutamente certi problemi, noi abbiamo una posizione istituzionale e cerchiamo di fare di tutto perché, finché esiste, possa dare meno problemi possibile”; questa non mi pare la posizione di chi crede che la tessera sia utile, anzi!

Di fatto oggi non è più possibile farsi l’abbonamento o seguire la propria squadra in trasferta senza sottoscrivere la tessera, quindi quella che inizialmente era stata pensata come un’opportunità per i tifosi (magari per usufruire di sconti o agevolazioni) oggi è diventato uno strumento coercitivo e per certi versi repressivo che senza dubbio allontana i tifosi dallo stadio invece che agevolarne l’afflusso… (si parla di quasi 2 milioni di persone in meno – 2000 a Padova lo scorso anno)…

Enzo Foschi, consigliere e vicepresidente della commissione Sport della Regione Lazio, così si espresse nello scorso giugno, all’indomani della partita Napoli-Parma, durante la quale un boss della camorra latitante era stato fotografato a bordo campo a seguire l’incontro:

“La presenza a bordo campo del boss camorrista, oltre ad essere di per se inquietante per ciò che significa, rende ridicole le tante roboanti affermazioni fatte dal governo sulla efficacia della Tessera del tifoso . La domanda è ovvia: chi ha fatto entrare il boss della camorra in campo? E ancora, ma la tessera del tifoso, la cui mancanza impedisce l’accesso allo stadio anche a bambini di dieci anni, garantisce invece l’accesso ai boss? Non c’è situazione più esplicita per dimostrare l’inutilità di questo strumento di falsa repressione”.

Tutto questo a sostegno della posizione mia e di tutta l’Italia dei Valori, che riteniamo essere una posizione di buon senso e – come sempre – dalla parte dei cittadini, che in questo caso vengono ingiustamente penalizzati in nome di un ordine pubblico che questo Governo non riesce a garantire neanche con i biglietti nominali (caso unico in Europa). Nella spesso citata Gran Bretagna la tessera del tifoso è stata abbandonata molto presto, quasi subito perché si è capito che è uno strumento lesivo dei diritti dei cittadini ed inefficace… qui in Italia quanto tempo servirà per accorgersene?