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Amirante, il bomber tra i bomber: “Non pensavo di tornare a questi livelli. I miei compagni? Sarebbero tutti titolari in ogni altra squadra del girone”

Sembrava impossibile mantenere una media gol più alta di quella di Gustavo Ferretti a inizio campionato. E invece il Padova dei record ha battuto anche questo primato. Merito di Savio Amirante, il bomber scoperto dal ds De Poli e che nelle sue...

Redazione PadovaSport.TV

Sembrava impossibile mantenere una media gol più alta di quella di Gustavo Ferretti a inizio campionato. E invece il Padova dei record ha battuto anche questo primato. Merito di Savio Amirante, il bomber scoperto dal ds De Poli e che nelle sue prime apparizioni in biancoscudato è riuscito anche a fare meglio del Rulo. Un gol ogni 60 minuti per l'argentino nelle sue prime 4 gare nel Padova. Un gol ogni 50 minuti per il centravanti ligure, in 5 gare giocate, appena due da titolare. Amirante ha premiato la scelta di Parlato, che domenica contro il Mezzocorona l'ha preferito a Ferretti, andando ancora a segno e servendo anche l'assist per il 4-1 finale di Aperi. E con questo fanno 11 gol in stagione, compresi i sei segnati fino a dicembre quando vestiva la maglia della Lavagnese. «Sono proprio contento», spiega l'attaccante. «Dopo i tre anni di inferno che ho passato, con tre operazioni al ginocchio che mi hanno tenuto lontano dai campi, non mi sarei mai immaginato di tornare a questi livelli». Si sente in forma come prima degli infortuni? «Quello credo sarà impossibile. Prima mi sentivo più agile ed esplosivo, adesso ho dovuto modificare un po' il mio modo di giocare. Ma dato che mi avevano dato per spacciato, calcisticamente parlando, è già un risultato stupefacente quello che sto ottenendo. Il ginocchio risponde bene e non ho problemi». Ha scelto Padova per tornare a respirare il calcio vero. Dopo due mesi, la scelta è risultata azzeccata? «Sì e non avevo dubbi. Il calore dei tifosi è unico e la città bellissima». E la squadra? Cosa l'ha impressionata di più? «I ritmi degli allenamenti, sono sempre altissimi. Tutti i miei compagni sarebbero titolari in ogni altra squadra del girone. Per vincere il campionato è così, bisogna avere una rosa ampia e forte in tutti i reparti. Non ci si può aspettare di giocare sempre, ma il mister sta gestendo molto bene i giocatori. E finora non ci sono mai stati screzi tra noi, il gruppo è sempre venuto prima di ogni altra cosa». Il suo obiettivo personale? «Vincere il campionato e strappare la riconferma per la Lega Pro»