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Bitonci incontra Cestaro e spinge la cordata a farsi avanti. Polito: “Pronti a rilevare la società , con i conti a posto”

Da Il Mattino: Alla fine, l’incontro fra Massimo Bitonci e Marcello Cestaro, annunciato dallo stesso cavaliere a Schio lunedì pomeriggio, c’è stato. E si è tenuto nell’ufficio del sindaco, a Palazzo Moroni, ieri mattina. Un faccia a...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Alla fine, l’incontro fra Massimo Bitonci e Marcello Cestaro, annunciato dallo stesso cavaliere a Schio lunedì pomeriggio, c’è stato. E si è tenuto nell’ufficio del sindaco, a Palazzo Moroni, ieri mattina. Un faccia a faccia durato a lungo, in cui l’ex patron biancoscudato ha spiegato al suo interlocutore come e sin dove può aiutare il Padova nella corsa contro il tempo per evitare che sparisca dalla geografia calcistica del Paese e, di conseguenza, andare incontro al fallimento. Che cosa i due si siano detti in dettaglio, lontano da occhi e orecchi indiscreti, non è dato sapere, ma non ci vuole molto ad ipotizzare quale siano state le richieste del primo cittadino all’imprenditore vicentino e le risposte di quest’ultimo: il Padova, ceduto da Unicomm a Gsport-Penocchio un anno fa, ha una tale situazione debitoria che, al momento, nessuno è in grado di sanare, per poter garantire la partecipazione al campionato di terza serie. Dunque, se non si trovano i soldi per chiudere i “buchi” aperti in questa e nelle passate stagioni e per far fronte alle condizioni, senza deroghe, della Lega Pro (pagamenti degli stipendi di marzo ed aprile effettuati, con conseguenti liberatorie da parte dei tesserati, e soprattutto la fidejussione bancaria di 600 mila euro a garanzia della solidità economica del club), è impossibile pensare di evitare la sparizione del Biancoscudo e, con essa, il crack finanziario. Cestaro avrà sicuramente ribadito a Bitonci che lui la sua parte la può fare, anticipando la seconda tranche della sponsorizzazione da 10 milioni di euro (sino al 2016), concordata con tanto di “patto segreto” con gli acquirenti bresciani dopo la stesura dell’atto di vendita della Spa di viale Rocco, ma avrà pure chiesto al sindaco risposte precise sulla destinazione d’uso dei terreni, da lui comprati, intorno allo stadio Euganeo, sui quali dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale. In quell’area, ancora ai tempi dell’amministrazione Destro, l’ex patron avrebbe dovuto costruire, come da promesse ricevute, un ipermercato o, in subordine, un albergo. Nulla di tutto ciò gli è stato consentito, e Cestaro ora non si fida più di nessuno. Insomma, sempre stando bene attento a non sconfinare dal proprio ruolo, Bitonci qualche rassicurazione dovrebbe averla fornita al cavaliere.Il sindaco, congedato il suo interlocutore, ha poi chiamato l’immobiliarista Guerino Polito, il punto di riferimento della cordata (composta da 5 imprenditori) che aveva espresso la sua disponibilità a rilevare il Padova da Penocchio. Ricordiamo che un primo incontro fra le parti c’era stato il 3 giugno a Brescia, ma due giorni dopo era scattato il blitz della Finanza, ordinato dal Pm Benedetto Roberti, e i discorsi si erano bruscamente interrotti. A Polito ha sintetizzato quanto emerso dal confronto con Cestaro, sollecitando il gruppo a fare un primo passo concreto. Risposta: «Noi siamo pronti a rilevare la società, ma con i conti a posto. Non possiamo correre il rischio di trovarci una sorpresa dietro l’altra, una volta portato a termine l’acquisto». Tradotto in soldoni: Cestaro e Penocchio cancellino quel deficit e noi ci muoveremo. Ma i soldi che occorrono subito sono davvero tanti: oltre ai 3 milioni (forse qualcosina in più che in meno) necessari per stipendi, fidejussione, contributi e ritenute Irpef, ci sono da mettere nel conto i fornitori, che aspettano di essere saldati, e altri 900 mila euro per gli emolumenti di maggio e giugno, da versare ad agosto. Insomma, un bel guazzabuglio. Sullo sfondo, ripetiamo, aleggia lo spettro del fallimento. Che coinvolgerebbe tutti i soggetti in causa: da Cestaro a Penocchio, da Gsport a chi ha condotto la trattativa per il passaggio di mano del Padova.