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Il Mattino: Ardemagni al Padova saltato in extremis per l’opposizione della Fattori

Secondo una ricostruzione de Il Mattino, il Padova nella giornata di ieri, alla ricerca di un attaccante di peso, avrebbe sfiorato il colpo Ardemagni, trattativa arenatasi all’improvviso anche per l’ostilità di alcuni rappresentanti...

Redazione PadovaSport.TV

Secondo una ricostruzione de Il Mattino, il Padova nella giornata di ieri, alla ricerca di un attaccante di peso, avrebbe sfiorato il colpo Ardemagni, trattativa arenatasi all'improvviso anche per l'ostilità di alcuni rappresentanti della Curva Fattori nei confronti dell'attaccante ora all'Atalanta. Il colpo ad effetto, alla fine, non c’è stato - si legge sul quotidiano padovano - Il presidente Diego Penocchio, insieme con il responsabile dell’area tecnica Marco Valentini e con il direttore sportivo Alessio Secco, per tutta la giornata di ieri ha tentato inutilmente di portare a Padova un attaccante che potesse far fare alla squadra il salto di qualità: questo serviva a Marcolin, che, memore della passata stagione modenese, aveva immediatamente pensato a Matteo Ardemagni. Le parti in causa inizialmente hanno smentito l’esistenza della trattativa, ma poi si sono dovute arrendere. L’affaire tra il Padova e l’Atalanta, proprietaria del cartellino dell’attaccante che vestì la maglia biancoscudata già nella stagione del tandem Calori-Dal Canto, sembrava prossimo ad un buon esito. Poi, improvvisamente, tutto si è arenato: Ardemagni è finito in prestito al Chievo, in serie A, dopo che in città si era diffusa la “voce” che sarebbe stato un intervento di alcuni ultras della “Fattori” a far desistere i dirigenti di viale Rocco dal portare a termine l’operazione. «Noi abbiamo la memoria lunga, e non intendiamo ripetere l'errore fatto con Ardemagni», avevano scritto i rappresentanti della curva biancoscudata non più di un mese fa, con riferimento alla vicenda Mbakogu: un segnale evidente di forti attriti tra il giocatore e la piazza, che difficilmente avrebbero potuto essere sanati. «Vero, abbiamo provato a portarlo a Padova», ha ammesso il presidente Penocchio, «ma non sono state cause ambientali a farlo saltare. I tifosi fanno i tifosi, noi facciamo il nostro lavoro: se fosse arrivato, sarebbe stato un grandissimo colpo per noi».