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Nichele: “Contro la Clodiense arbitraggio provocatorio”

Il gol amaro. Il match con la Clodiense, a proposito di segni, ne ha lasciato uno ben visibile proprio sul volto del centrocampista giunto dal Piacenza, che ieri si è presentato al quartier generale della Guizza con un occhio nero, causato da una...

Redazione PadovaSport.TV

Il gol amaro. Il match con la Clodiense, a proposito di segni, ne ha lasciato uno ben visibile proprio sul volto del centrocampista giunto dal Piacenza, che ieri si è presentato al quartier generale della Guizza con un occhio nero, causato da una violenta gomitata di un avversario nel concitato finale del match di due sere fa. Non certo il modo migliore di festeggiare il primo gol in biancoscudato, tanto più che non è bastato a regalare la vittoria alla squadra: «La gioia personale c’è, ma se non serve alla squadra è una gioia a metà», ha ammesso Nichele. «Peccato, perché l’avevamo messa sui giusti binari. Purtroppo non è andata come speravamo, in questo periodo stiamo concedendo qualche gol di troppo e probabilmente dobbiamo sistemare qualcosa quanto ad equilibrio tra i reparti». La doccia fredda, tuttavia, è arrivata anche dal “giallo” sventolatogli dal signor Garofalo di Torre del Greco, che lo ha messo fuori causa in vista di Sacile: «È stata una partita un po’ paradossale», ha sottolineato Nichele. «Non dico che il Padova dovrebbe essere tutelato, per l’amor di Dio, ma ad un certo punto abbiamo assistito anche ad entrate pesanti che l’arbitro ha sempre lasciato correre, per poi ammonire quattro dei nostri per falli veniali. Il direttore di gara ha tenuto un atteggiamento provocatorio nei nostri confronti, e noi siamo stati dei polli a cascarci. Una squadra con la nostra esperienza non dovrebbe cadere in questi tranelli, evidentemente il nervosismo e la posta in palio hanno pesato nella nostra reazione».