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OSTI O SALVATORI? ANCORA NESSUNA DECISIONE

L'infinito tira e molla di Cestaro dovrebbe terminare in serata, quando sarà  ufficializzato il nuovo direttore sportivo. Ma niente rivoluzioni, il modello-Carron è stato bocciato.

Redazione PadovaSport.TV

Niente rivoluzione alla fine. Il Padova dell'anno prossimo somiglierà tremendamente al Padova che si è salvato in extremis nella stagione appena terminata. Altro che modello societario attento al bilancio ipotizzato dalla vicepresidente Barbara Carron, con meno sprechi, meno "poltrone" da assegnare e più riguardo al bilancio. Arriverà un nuovo direttore sportivo, Sottovia rimarrà al suo posto (e non è da escludere che il suo lobbismo a favore dell'amico Ivone possa portare a una clamorosa riconferma del tandem) e Cestaro, con tutta probabilità, continuerà ad essere imbeccato dai suoi numerosi consiglieri-ombra. L'idea della Carron era invece quella di snellire l'organigramma, con un dg plenipotenziario (Zanzi, era già stato scelto) che avesse il compito di fare la squadra ma anche di gestirla poi durante il campionato, ispirandosi a Cittadella e Lecce. L'idea, in un primo momento, aveva entusiasmato il Cavaliere. Poi, dopo il bailamme di contatti, telefonate e incontri di cui vi abbiamo riferito, è arrivata la decisione di sostituire il solo De Franceschi. "Non capisco, ma mi adeguo - spiega Barbara Carron - la mia idea era un'altra, ma tant'è. Stasera si saprà il nome del direttore sportivo. Osti o Salvatori? Sono al 50% entrambi".