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Padova-Giorgione, le pagelle: Ilari-Zubin-Petrilli trio magico, Amirante con le polveri bagnate, buon esordio per Fenati

Petkovic 5,5: Incolpevole, certo, in occasione delle due reti del Giorgione, ma l’impressione è (per la seconda partita consecutiva) che la sicurezza non sia quella dei giorni migliori, vedasi l’uscita a farfalle su corner...

Redazione PadovaSport.TV

Petkovic 5,5: Incolpevole, certo, in occasione delle due reti del Giorgione, ma l'impressione è (per la seconda partita consecutiva) che la sicurezza non sia quella dei giorni migliori, vedasi l'uscita a farfalle su corner rossostellato che per poco non costa il gol del 3-1 agli sgoccioli del primo tempo.

Bortot s.v.: Abbandona il terreno di gioco dopo soli 18' a causa di un fastidio al flessore. C'è da augurarsi che il suo problema risulti di lieve entità.

(dal 18' Degrassi) 6: Di ritorno in campo dopo oltre due mesi, entra bene in partita offrendo buone garanzie sia in fase difensiva, sia in fase di spinta. L'ordine prima di tutto.

Niccolini 6: Perentorio lungo tutto l'arco della gara sia palla a terra sia sul gioco aereo. Come il suo collega Sentinelli, dopotutto. Ma quanta libertà concessa al Giorgione in occasione della rete di Podvorica!

Sentinelli 6: Vedi Niccolini.

Salvadori 6,5: Costretto a spostarsi a destra dopo l'uscita di Bortot, non accusa per nulla il fatto di agire sulla fascia opposta a quella normalmente di sua competenza. Le sgroppate di supporto alla manovra offensiva e l'attenzione alla fase difensiva sono infatti le stesse di sempre. Insomma, una bella prova di maturità da parte di un elemento su cui il Padova non sbaglierebbe a puntare anche in caso di promozione in Lega Pro.

Fenati 6,5: Chiamato a sostituire in extremis l'acciaccato Mazzocco, fa il suo esordio dal 1' con la maglia del Padova fornendo una prestazione niente male, come sottolinea nel postpartita lo stesso Parlato. Poche sbavature e tanta voglia di far bene, fornisce ad Ilari con un gran lancio in verticale l'assist per il quarto gol biancoscudato.

Segato 6,5: Un piacere vederlo giocare. Specialmente in una categoria – la Serie D – in cui di qualità tecnica non ne gira certo molta. Chiamato a fungere da fulcro della manovra in assenza di Cunico, assolve il compito alla grande, distribuendo palloni su palloni con sapienza e precisione dal primo all'ultimo minuto in direzione degli attaccanti. Cerca anche di colpire dalla distanza e su calcio di punizione, ma senza successo.

Zubin 7,5: Due gol pesantissimi ed il geniale assist per il gol di Petrilli che sblocca la partita: a 37 anni l'ariete di Capodistria fa ancora la differenza. Anche dopo un periodo passato ai box. Tenta ripetutamente di siglare anche la terza marcatura per portarsi a casa il pallone, ma pecca di imprecisione. Poco male, giocassero tutti così…

Petrilli 7,5: Decisivo. Come al solito. Elemento indispensabile per questo Padova, sblocca la gara dopo soli due giri di lancette trovando così il tanto agognato gol casalingo e fornisce a Zubin in bello stile l'assist per la rete del 2-0. Per il resto, la solita vivacità e la solita sicurezza nella gestione del pallone sommate ad una buona dose di sacrificio difensivo. Applausi strameritati da parte di tutto l'Euganeo alla sua uscita dal terreno di gioco.

(dal 63' Dionisi) 6: Pochi palloni toccati e tanto lavoro sporco in un secondo tempo in cui la priorità era difendere il vantaggio accumulato nel corso della prima frazione.

Ilari 7: Tanti spazi e tanti duelli uno contro uno, quest'oggi in campo. Vale a dire, le condizioni ideali per Marco Ilari. Ed infatti l'esterno romano non delude le aspettative facendo ammattire i difensori avversari, fornendo a Zubin l'assist per la rete del 3-0 e chiudendo i conti mettendo a segno quella del 4-1. Freccia sempre avvelenata nell'arco di mister Parlato.

Amirante 5,5: Terza gara a secco di gol per la punta genovese, oggi quasi mai pericolosa dalle parti di Pazzaia. Ha l'occasione di sbloccarsi su calcio di rigore concessogli con grande altruismo da Zubin, ma si vede intuire la traiettoria del tiro dal portierino rossostellato. Guai però a perdere fiducia ed autostima: la piazza è con lui (e ci mancherebbe altro), come dimostrano gli applausi che gli vengono tributati al momento della sostituzione con Nichele.

(dal 78' Nichele s.v.).