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Padova, prossimi obiettivi: quota 87 e scudetto dilettanti

Da Il Mattino: I numeri sono numeri, e racchiudono verità difficilmente confutabili. La Biancoscudati Padova è una squadra che viaggia a passo di record e che, adesso, può regalare al suo nocchiero la grossa chance di superare se stesso....

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

I numeri sono numeri, e racchiudono verità difficilmente confutabili. La Biancoscudati Padova è una squadra che viaggia a passo di record e che, adesso, può regalare al suo nocchiero la grossa chance di superare se stesso. Domenica prossima, all’Euganeo, ci sarà un motivo speciale per chiudere alla grandissima un campionato già superlativo e in grado di riconciliare la piazza con la massima espressione calcistica cittadina: la possibilità di arrivare a quota 87, battendo la rivale più accreditata all’inizio della stagione, l’Altovicentino di patron Dalle Rive, lasciandolo addirittura a 18 punti di distacco, visto che sono 15 quelli che lo separano dalla capolista a 90’ dall’epilogo. Una sfida nella sfida, dunque, che il calendario aveva posizionato proprio all’ultima giornata della serie D, come se fosse un “dentro o fuori” decisivo ai fini del salto di categoria. Non ce ne sarà bisogno, perché Parlato e i suoi ragazzi hanno letteralmente schiantato alla distanza i rivali, dopo aver subìto una sconfitta immeritata a Valdagno il 4 gennaio scorso. In quattro mesi la legge del campo ha sentenziato che i più forti sono Cunico e compagni, il cui trend nel girone di ritorno è stato impressionante: 14 vittorie su 16 incontri. Non si arriva a 27 successi complessivi se non si hanno attributi, qualità tecniche e caratteriali e una capacità di risposta alle sollecitazioni del proprio tecnico, anche nei momenti difficili, di livello superiore alla media. Il lavoro, sul campo certamente ma soprattutto psicologico, compiuto dall’allenatore napoletano e dal suo staff è stato semplicemente perfetto, e gli effetti si misurano anche ora che l’opera è stata compiuta, e pertanto sarebbe più che giustificabile un appagamento collettivo. Il conto (sportivo, ovvio) con i vicentini va saldato con altri 3 punti, i più pesanti. L’obiettivo che ci si è prefissati di centrare è prestigioso, ma il popolo dell’Euganeo ha un motivo in più, stavolta, per chiedere ai propri beniamini di andare a segno: il vergognoso trattamento subìto dai padovani, tifosi e addetti ai lavori, in occasione della gara d’andata. Insulti, offese, parole di scherno e un atteggiamento, almeno per quanto visto con i nostri occhi nella tribuna dei supporter locali, che definire inqualificabile suona persino generoso. Spiace ribadirlo, ma così non ci si comporta. A ciascuno il suo, certamente, e proprio per questo ci auguriamo che la risposta, con i dovuti interessi, giunga dal campo, con una prestazione scoppiettante, a cui la prima della classe ci ha abituato in questi nove mesi di partite e trasferte nel Nordest. Dovessimo condensarlo in uno slogan, pregheremmo i giocatori di vincere con il sorriso, dimostrando pure in questo la loro superiorità, incontestabile per la marcia intrapresa dopo il k.o. di Mogliano, l’11 gennaio. Insomma, appuntiamoci il fiore all’occhiello, prima di affrontare la poule scudetto, che sembra solleticare non poco gli appetiti della proprietà. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, seguendo passo dopo passo i Biancoscudati, è che nulla è vietato quando si hanno gambe e soprattutto testa che funzionano. Vogliamo credere che la festa, iniziata a Legnago, debba ancora scrivere il suo capitolo più radioso. Ecco perché ci aspettiamo il suggello fra sette giorni