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Penocchio: “Imborgia? No, non ci saranno cambiamenti. Valentini sarà  d.s.”

Dall’intervista di Stefano Edel a Diego Penocchio nell’edizione odierna de “Il Mattino”. Presidente Diego Penocchio, ha deciso di cambiare direttore sportivo dopo l’allenatore. Eppure, a leggere il comunicato del 30...

Redazione PadovaSport.TV

Dall'intervista di Stefano Edel a Diego Penocchio nell'edizione odierna de "Il Mattino".

Presidente Diego Penocchio, ha deciso di cambiare direttore sportivo dopo l’allenatore. Eppure, a leggere il comunicato del 30 dicembre, sembravate decisi ad andare avanti con Secco e Marco Valentini ancora insieme. Perché questo divorzio? «Molte volte all’esonero del mister segue quello del diesse che ne ha perorato la causa e l’ha sostenuto. Con Secco il mio rapporto è stato improntato sin dall’inizio sulla lealtà e schiettezza, e dopo l’avvicendamento fra Marcolin e Mutti ci siamo dati appuntamento alla fine del girone d’andata per fare le nostre valutazioni, senza tante polemiche. Sabato l’ho invitato a casa mia, abbiamo chiacchierato tranquillamente e convenuto, con il dovuto fair play, che fosse giunto il momento di separarsi. Il diesse, adesso, sarà Marco Valentini, ha ricoperto tale ruolo in altre società, sa il fatto suo, ed entrando nel “mercato” di gennaio ci serve uno come lui».

Solo lui o qualcun altro lo affiancherà? Si è parlato molto di Antonino Imborgia, voi avete smentito, ma... «La ringrazio della domanda perché spero di essere esaustivo per l’ultima volta: non ci sono cambiamenti all’orizzonte. Di Imborgia non ho mai parlato nè prima nè adesso, e non ne parlerò in futuro, semplicemente perché è un’ipotesi che non ho mai preso in considerazione».

Torniamo a Secco. Con la sua uscita di scena, che segue quella di Marcolin, avete azzerato la componente tecnica dell’estate scorsa. Considerate loro due, dunque, i capri espiatori del deludente girone d’andata del Padova? «Guardi, quando una squadra non raccoglie i risultati per cui è stata assemblata, solitamente si va ad individuare il primo responsabile nell’allenatore. Subito dopo tocca al diesse. È chiaro che non si possono cambiare 25 giocatori, ma funziona così. Credo che ci siano state precise responsabilità di entrambi, e insieme a loro del gruppo, perché si vince e si perde tutti assieme».

Guardiamo al futuro. Valentini jr. come si muoverà? «Marco ha sempre svolto questo mestiere, ha esperienza e in più ha lavorato con Mutti in passato (a Messina, ndr), per cui il rapporto tra i due è collaudato. Martedì (domani, ndr.) cominceremo a fare dei ragionamenti sull’organico, vedremo di operare degli innesti in modo oculato, secondo le esigenze manifestateci dallo stesso tecnico. Le trattative di fatto inizieranno a partire dal 7 gennaio e andranno avanti sino al 31».

Conferma che Mutti gode della sua piena fiducia? «Certo. È l’uomo giusto al posto giusto, ha esperienza e le necessarie motivazioni per portare avanti il nostro progetto e toglierci dai guai».

Senta, alla fine la sensazione netta è che il Padova sia suo ma anche e soprattutto dei Valentini... «Ma no, posso capire che voi giornalisti diate una lettura di questo tipo, ma nel merito la cosa non ha riscontro. Io ho una precisa responsabilità e un mio carattere e non guardo in faccia a nessuno quando devo prendere delle decisioni. Anche se davanti avessi mio fratello. Se ci fossero stati risultati appena appena sufficienti, non saremmo arrivati a questo. Contano il Padova e la sua salvezza, innanzitutto»