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Settimana decisiva per il futuro del Padova, mercoledì prima scadenza

Da Il Mattino: Si apre la settimana decisiva per il futuro del Calcio Padova. Tre gli scenari ipotizzabili: 1) Diego Penocchio paga gli stipendi di marzo ed aprile a giocatori, staff tecnico e personale della società entro mercoledì 25 ed evita...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Si apre la settimana decisiva per il futuro del Calcio Padova. Tre gli scenari ipotizzabili: 1) Diego Penocchio paga gli stipendi di marzo ed aprile a giocatori, staff tecnico e personale della società entro mercoledì 25 ed evita di subire una nuova penalizzazione in classifica (la prima sarà la conseguenza del deferimento da parte del Procuratore federale Palazzi per il mancato versamento dei contributi Inps e delle ritenute Irpef sugli emolumenti di gennaio e febbraio); 2) Penocchio trova altri 46.000 euro per versare entro il 30 giugno la tassa d’iscrizione alla Lega Pro e, soprattutto, la fidejussione bancaria di 600 mila euro che garantisca la solidità della società che guida; 3) è il quadro peggiore, ed è legato all’udienza davanti al Tribunale del Riesame fissata per mercoledì 25, con i legali dell’imprenditore e di Andrea Valentini all’attacco per ottenere il dissequestro del materiale (computer, chiavette e hard-disk) sequestrato soprattutto alla Ormis di Castegnato, e con la Procura della Repubblica, nella persona del Pm Benedetto Roberti, che si opporrà in quanto, proprio per il ricorso presentato, non è stato possibile esaminare nulla di quanto portato via da quegli uffici, dove si trova anche la sede legale di Iniziative Euganee, la srl proprietaria del Padova. Se i giudici - presidente Claudio Marassi - dovessero dare ragione all’accusa, confermando il blocco dei documenti informatici compiuto dai finanzieri, Penocchio vedrebbe la sua situazione ancora più compromessa. L’obiettivo degli inquirenti è di puntare direttamente proprio alla capogruppo delle aziende dell’imprenditore bresciano, la Ormis, che detiene, secondo quanto appurato attraverso verifiche incrociate sulle banche-dati, il 5% della Eventi Sportivi Spa, proprietaria del Parma. A quel punto, inchiodato dall’indagine giudiziaria e in vista di un nuovo deferimento della giustizia sportiva per illecito sportivo (non può lo stesso soggetto avere più partecipazioni nelle società professionistiche), il patron biancoscudato avrebbe una sola strada percorribile davanti: quella di un fallimento pilotato. L’attuale società scomparirebbe e verrebbe sostituita da una nuova, dopo relativa asta per l’aggiudicazione del titolo sportivo. Il Bari ne è stato l’esempio recente più concreto, ma qui c’è da dire che, rispetto al club pugliese, i tempi sono praticamente impossibili da rispettare per arrivare al mantenimento della categoria in cui il Padova è precipitato, la Lega Pro a Divisione Unica. A fronte di una situazione debitoria nulla - con il fallimento verrebbe cancellato tutto, e per i creditori sarebbe una beffa - i nuovi proprietari del Padova potrebbero ripartire dalla serie D, pagando circa 300 mila euro per acquisire la società. Ci sarebbe anche un quarto scenario, ma sembra poco credibile: aspettare sino al 15 luglio per iscriversi e poi essere ammesso alla Lega Pro con penalizzazione. Domanda: ma se i soldi non ci sono ora, come potrebbero saltare fuori fra tre settimane? A Penocchio la risposta. Solo che finchè tace...