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Vigilia Padova-Pordenone, Parlato: “La scelta del ritiro è stata mia. In settimana abbiamo cercato di estraniarci dagli avvenimenti esterni”

Un Padova alla vitale ricerca della continuità perduta che si appresta ad affrontare la più grande – almeno finora – sorpresa del girone A: il Pordenone. Clima abbacchiato e tante “turbolenze” da una parte, morale a mille...

Redazione PadovaSport.TV

Un Padova alla vitale ricerca della continuità perduta che si appresta ad affrontare la più grande – almeno finora – sorpresa del girone A: il Pordenone. Clima abbacchiato e tante “turbolenze” da una parte, morale a mille dall'altra. D'altronde non potrebbe essere altrimenti in casa neroverde dopo il roboante 3-0 rifilato sabato scorso al Bassano capolista tra le mura amiche del Bottecchia, impianto che mister Parlato conosce molto bene, dati i suoi trascorsi sulla panchina friulana.Ma il tecnico partenopeo non sarà l'unico ex della gara: tra le fila biancoscudate troviamo infatti i suoi tre “fedelissimi” Dionisi, Niccolini e Bearzotti, mentre per quanto riguarda il Pordenone torneranno alle nostre latitudini Alex Pederzoli e Simone Pasa, al Padova rispettivamente nelle stagioni 2008-2009 e 2013-2014.Incontro dai molti significati, dunque, quello in programma domani pomeriggio (fischio d'inizio alle 15) allo Stadio Euganeo, già teatro di un precedente tra le due compagini nel corso di questa stagione. Era il 30 agosto scorso, seconda partita del girone preliminare di Coppa Italia di Lega Pro. Il finale? 1-0 in favore degli uomini di Bruno Tedino, con la rete decisiva di Luca “Veleno” Cattaneo a griffare la prima sconfitta interna biancoscudata della gestione Bergamin-Bonetto.Antenne insomma più che mai dritte, quelle che dovranno tenere Cunico e compagni in vista dell'imminente sfida contro i ramarri. Non a caso, per la prima volta nell'era-Parlato, la squadra passerà il sabato sera in ritiro, all'hotel Villa Tacchi di Gazzo Padovano. L'ideale per concentrarsi sulla partita mettendo da parte tutti i ben noti mormorii settimanali.Di questo e degli altri temi di giornata si è occupato lo stesso mister Parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia: “La scelta del ritiro è stata mia”, ammette l'allenatore biancoscudato. “In precedenza ho ritenuto giusto lasciare i ragazzi sereni con le loro famiglie, ma questa volta credo che, con un po' di buon senso da parte di tutti, stare insieme alla vigilia di una partita così importante non possa che farci bene ed aumentare la sinergia generale. In settimana abbiamo cercato di estraniarci il più possibile dagli avvenimenti esterni correggendo gli errori di Pavia e preparando la gara di domani. Sarà il campo a dire se siamo riusciti a fare tutto ciò con successo. Il Pordenone? E' una squadra che ha corretto gli errori commessi l'anno scorso e che può fare affidamento su grande qualità e grande dinamicità, da parte nostra ci vorranno quindi determinazione, spirito di sacrificio, umiltà e la giusta cattiveria agonistica. Ai ragazzi ho detto di darsi da fare sin dal primo minuto, di giocare in undici e di cercare di sbagliare il meno possibile, perché questa è una categoria che non perdona gli errori. Dovremo essere insomma abili ad interpretare bene la gara sotto tutti i punti di vista, a fare la differenza saranno la dinamicità e gli aspetti tattici. A prescindere dal modulo che utilizzeremo (e le idee le ho già ben chiare...), la cosa più importante sarà comunque come sempre l'atteggiamento mentale con cui i miei giocatori andranno ad interpretare i rispettivi ruoli. Solo così possiamo ritrovare quella fame che ci è recentemente mancata, non permettendoci di ottenere la continuità che avremmo voluto. Al di là dei ricordi che mi legano al Pordenone oggi il mio cuore parla padovano, dunque se abbiamo bisogno dei tre punti, ben venga ottenerli anche contro la mia ex squadra”. 

Per quanto riguarda la probabile formazione anti-ramarri, tre le variazioni presumibilmente in programma rispetto alla partita di Pavia: la presenza di Niccolini al centro della difesa causa squalifica di Diniz, quella di Ramadani al posto di Mazzocco in mediana e quella di Bearzotti sulla trequarti in sostituzione di Cunico, mossa chiaramente volta ad offrire maggior insistenza in fase di pressing sui portatori di palla avversari, Pederzoli su tutti.