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L’analisi di Baldin: la “prima” è sempre difficile

Allenatore di calcio, opinionista sportivo, consulente calcistico

Redazione PadovaSport.TV

24 Agosto 2013 parte il campionato di serie B e il sorteggio mette di fronte al Padova all'Euganeo la neo-promossa Trapani, una squadra che in 5 anni è passata dalla serie D alla serie B sempre sotto la guida del suo allenatore Roberto Boscaglia. Affrontare questa neo-promossa alla prima di campionato non è cosa semplice: città capoluogo di provincia che arriva dalle serie più basse e che per la prima volta nella sua storia gioca a questi livelli. Condizione fisica in primis e tecnico-tattica poi a questo punto della stagione possono essere su scalini diversi: qualche squadra ci può arrivare prima (magari ha cambiato poco...stesso mister, molti giocatori confermati, stessa società), qualcuna dopo. Mettiamoci anche che una settimana fa lo stesso Trapani aveva sconfitto il Padova. L'unico vantaggio, se vogliamo, rimane a mio avviso il fattore campo.Con questo non si vogliono cercare attenuanti ad una sconfitta che bisogna saper accettare e cancellare immediatamente.Mister Marcolin prosegue diritto per il suo 4-3-3 e schiera il 'titolare' Colombi in porta, conferma Legati a destra e Modesto a sinistra, coppia centrale questa sera sono il rientrante da infortunio Trevisan e Cionek che fin qui aveva dato determinate garanzie. A centrocampo nessuna sorpresa e giocano Iori in regia centrale, Cuffa mezzo destro e Osuji mezzo sinistro. Trio d'attacco: Vantaggiato punta centrale con Ciano a destra e Pasquato preferito a Raimondi (che si era allenato poco) a sinistra.Mister Boscaglia schiera il Trapani in 4-4-2 con Nordi in porta. Esterni bassi a destra Lo Bue, a sinistra Rizzato, la coppia di difensori centrali sono Priola e Martinelli. Nei quattro di centrocampo, esterno alto a destra Nizzetto e a sinistra Madonia. In mezzo la coppia Ciarramitaro e Caccetta. I due attaccanti sono Mancosu e Djuric: unico straniero in campo per una rosa che, per il momento, ne annovera solo due tra le sue file.La partita avvia con il Padova che tiene in mano il gioco e cerca la manovra, il Trapani aspetta guardingo studiando l'avversario per cercare il modo migliore per ripartire.E' un Padova discreto quello iniziale e l'episodio del rigore causato da Cionek e sbagliato da Madonia, non sembra influire ne sull'una ne sull'altra squadra. Quello che sembra più determinare è invece che con il passare dei minuti l'avversario sembra prendere più contromisure idonee alle giocate 'filtranti' del Padova e alle discese con sovrapposizioni sugli esterni davanti sia con i centrocampisti sia con i difensori: il Trapani comincia a rubar qualche palla e a ripartire veloce dando l'idea di poter far male.Il Padova durante il primo tempo confeziona tre belle palle gol (2 Vantaggiato, 1 Ciano) e subito in avvio di ripresa un'altra con Pasquato, e niente lascia immaginare che da lì a poco le cose cambiavano.Mister Boscaglia toglie uno spento Madonia e inserisce Garufo che sicuramente da uno sprint diverso, Marcolin toglie il già ammonito e richiamato Osuji inserendo con Musacci della qualità in più.Ma un'indecisione tra Modesto e Trevisan fa si quest'ultimo rilanci male sui piedi di un'avversario che di rimessa innesca lo sprint di Mancosu che brucia Cionek e infila Colombi per l'1-0.Il gol spacca la partita: Padova tutto proteso a recuperare e Trapani che ogni volta che ti becca una palla riparte in modo micidiale collezionando un palo, altre due grosse occasioni e un raddoppio a tempo scaduto.A poco servono gli inserimenti di Raimondi (per Pasquato con crampi) e di Jelenic. Il mister trapanese passa ad un centrocampo a tre con Caccetta-Pirrone-Ciarramitaro perchè fatica a concedere l'uomo in più in mezzo al Padova. La squadra di casa gioca e mette palle dentro l'area, collezionando però solo un'occasione con Legati che non riesce a deviare in rete una palla volante.Purtroppo si apre il campionato con una sconfitta, ma niente drammi, bisogna portar al più presto in condizione quelli che son in ritardo e nel contesto alleggerire un po' le gambe: l'impressione è che hanno bisogno di girar meglio perchè paghiamo troppo in velocità nell'uno contro uno.