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CREDIAMOCI ANCORA, E TENIAMOCI BONAVENTURA!

Rubrica tutta al femminile curata da Marianna Pagliarin, giornalista, collaboratrice de "Il Mattino" e volto femminile di Padova Sport.

Redazione PadovaSport.TV

Navigando per la rete balzano agli occhi opinioni discordanti. E non solo sulla ben nota questione dirigenza, ma anche, tema di questi giorni, sulle speranze da nutrire verso la salvezza.Le critiche piovono su quei tifosi che fino a ieri non ci credevano più e che oggi sono felici e contenti per la vittoria e più che mai speranzosi. Un po' come quelli che l'anno scorso salirono sul carro dei vincitori senza aver mai tifato più di tanto Padova. Il pensiero va in automatico al pareggio di Salerno. Ci si chiede perchè solo noi, che tanto avevamo bisogno di punti, siamo riusciti a regalare un punto alla Salernitana già retrocessa, o meglio, a perdere due punti fondamentali. Solo noi. Le ultime dieci partite, eccettuando appunto quella con noi, le ha perse tutte. E ora di fatto la vittoria sull'Ascoli può voler dire tutto o niente. Questi tre punti potrebbero non servire a nulla se non arriveranno gli altri 6, ma è pur vero che senza questi 3 punti saremmo già retrocessi. E poco importa come sono arrivati, se a molti è sembrata una partita giocata dall'Ascoli remissivamente e senza stimoli. Una squadra che non ha più nulla da chiedere al campionato ci sta che lo faccia. E tutto sommato ho visto un Padova migliore in campo. La difesa fa ancora acqua, ma finchè Sabatini si ostina a schierare la coppia Portogallo-Brasile non possiamo aspettarci diversamente, ma finalmente abbiamo visto segnare due attaccanti e Italiano al ritorno dall'infortunio. Una bella botta di energia dunque per il regista, sperando appunto che questo gol gli dia la carica per giocare le ultime due partite come le prime. Ma vorrei soffermarmi più che altro sul giovane Bonaventura. Che talento! L'acquisto migliore di gennaio (anzi, l'unico azzeccato). E non si capisce perchè Di Costanzo prima e Sabatini poi, non avessero puntato subito su di lui. Ora il mister sembra aver capito che uno così non si può lasciare in panchina. Lui da solo sta dimostrando un'attaccamento alla maglia e una voglia di salvarsi che si stenta a vedere in molti suoi compagni di squadra, e soprattutto, nonostante l'Atalanta voglia riprenderselo, lui ha manifestato il desiderio di rimanere a Padova. Ma teniamocelo stretto questo ragazzo!