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Cittadella-Juve Stabia, Di Carmine: “Pochi spettatori al Tombolato, per un calciatore non è il massimo”

Cittadella-Juve Stabia, ovvero Simone Ciancio e Samuel Di Carmine contro il passato. Quella di sabato al Tombolato sarà la partita degli “ex “dal dente avvelenato. I due hanno voluto lasciare in estate Cittadella, tanto da chiedere la...

Redazione PadovaSport.TV

Cittadella-Juve Stabia, ovvero Simone Ciancio e Samuel Di Carmine contro il passato. Quella di sabato al Tombolato sarà la partita degli “ex “dal dente avvelenato. I due hanno voluto lasciare in estate Cittadella, tanto da chiedere la rescissione anticipata del contratto. Una decisione singolare, che sotto le Mura non si era mai registrata in 40 anni di storia del club. Difensore e attaccante a giugno si erano fatti interpreti del malumore di un gruppo di giocatori nei confronti di Claudio Foscarini. Qualche incomprensione di troppo nell’ultima fase del campionato li ha consigliati a cambiare aria. Tutto ciò nonostante fossero tra coloro maggiormente impiegati dal tecnico, che ha dato sempre una seconda chance ad entrambi. Sabato i tre si ritroveranno contro, anche se Ciancio potrebbe saltare la sfida a causa di un problema muscolare. Ci sarà, invece, Di Carmine, che a Castellammare sta svolgendo il suo classico lavoro “sporco” per i compagni, che però non gli sta regalando la soddisfazione personale di un gol. «Credo che il Cittadella abbia dato sia a Ciancio che a Di Carmine una grande opportunità», commenta il d.g. Stefano Marchetti, che ieri ha depositato il contratto di Coralli, già firmato, e può dunque contare da subito sull’esperienza di un attaccante fondamentale per la manovra granata. «Qui li ho portati io. Ciancio sono andato a prenderlo in Seconda Divisione facendolo giocare in B. Di Carmine era fuori rosa a Frosinone e con Foscarini è sempre stato titolare. Se non sono riusciti a crescere, e ad esplodere completamente, non penso sia colpa nostra. Tutto sommato, hanno disputato buone partite a Cittadella. Hanno fatto altre scelte, dettate dalla loro volontà, che abbiamo ovviamente accettato. È stata, da parte nostra, una separazione serena. Se per loro non è stato così, non so cosa farci». Di Carmine pare aver sbollito la rabbia estiva, anche se preferisce non toccare il tasto Foscarini: «Ho un buon ricordo della società e dei compagni», afferma il bomber toscano, che in maglia granata ha realizzato 14 gol in 72 partite. «Il ricordo più bello di Cittadella è sicuramente la partita di Coppa Italia contro la Fiorentina. Sono riuscito a segnare contro la mia squadra del cuore. È stata una forte emozione». Di Carmine cerca, proprio al Tombolato, il primo gol in campionato: «Ho segnato in Coppa, ma in serie B sono a secco da 7 gare. Spero di sbloccarmi al più presto. A Castellammare sto benissimo. Qui c’è una tifoseria molto “calda”, che ci incita a dare sempre il massimo. Il Tombolato è invece uno stadio particolare, con pochi tifosi, e forse anche per questo le partite sono un po’ anomale. Per un calciatore alle volte è meglio giocare dinanzi a 10 mila spettatori. Si hanno sicuramente più motivazioni. Quella di sabato sarà per me una gara come le altre. L’importante sarà centrare la vittoria».