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Cittadella, bomber Litteri: “Avremmo dovuto gestire meglio il finale, no a cali di concentrazione”

Da Il Mattino, parla uno dei protagonisti dell'ultima vittoria granata

Redazione PadovaSport.TV

Domanda semplice semplice dopo l’undicesima vittoria stagionale della capolista: qual è l’avversario più pericoloso del Cittadella? Risposta a): l’Alessandria, che, pur faticando, ha piegato la resistenza del Cuneo con un gol dell’ex granata Sosa e, lanciata dalle imprese che sta compiendo in Coppa Italia e ulteriormente rinforzata dall’ingaggio di Iocolano (ne parliamo qui sotto), sembra essere la rivale più attrezzata. Risposta b): la FeralpiSalò, che dopo aver violato il Tombolato e strapazzato i piemontesi, espugna pure lo stadio Mercante e si porta a vele spiegate in zona playoff. Risposta c): il Cittadella stesso. Soluzione: tutt’e tre le risposte sono corrette, ma se avete scelto la c) forse ci avete visto un po’ più giusto degli altri. La gara giocata sabato con la Pro Patria spiega bene perché. Dopo un primo tempo arrembante, nella ripresa gli uomini di Venturato hanno puntato sul contropiede, scelta legittima e persino saggia. Peccato che, nel tentativo di addormentare la partita, e dopo diversi errori sotto porta, sia arrivata la solita distrazione difensiva, che ha portato a vivere in ansia gli ultimi minuti contro un avversario che - sia detto con tutto il rispetto - poteva aggrapparsi ad un solo giocatore, l’ottimo Santana, ma certo non è in coda alla classifica per caso. «Calo di concentrazione». «Avremmo potuto gestire meglio il finale, questo è evidente. Non credo proprio che il nostro sia stato un calo fisico, da quel punto di vista ne avevamo ancora. È stato un calo mentale, piuttosto. E non è la prima volta che ne abbiamo. Dobbiamo lavorare per evitarli in futuro». Parole che dicono tutto, pronunciate da uno che può parlare a buon diritto: Gianluca Litteri. Anche in quest’ultimo turno il centravanti catanese si è rivelato decisivo, non soltanto per l’ottavo gol della stagione, ma anche per il tanto movimento lungo tutto il fronte offensivo. Assieme a Scaglia - sabato in “versione Beckenbauer”, solido in difesa e pronto a lanciarsi in un paio di esaltanti sgroppate sulla trequarti avversaria - il miglior granata in campo. «Dite che dobbiamo temere solo il Cittadella? Beh, noi siamo forti e ne siamo consapevoli. Ma sappiamo anche che la concentrazione va tenuta per tutta la partita, perché qui nessuno ti regala niente. In ogni caso è ancora presto per pensare alle altre squadre e ai loro risultati, credo dovremo attendere ancora un po’ di giornate per capire chi se la potrà giocare nella volata finale». A Deborah. Il suo compito principale è quello di segnare, e Litteri lo sta assolvendo alla grande. Il suo gol ai bustocchi sarebbe da mostrare a tutti gli aspiranti calciatori: Gianluca ha protetto con il corpo il pallone arrivatogli da destra, si è girato su se stesso in un fazzoletto di campo e ha trafitto La Gorga con un fendente mancino, potente e preciso. E il Tombolato intero sarebbe venuto giù se il portiere, qualche minuto più tardi, non si fosse superato su un suo diagonale al volo, dopo la splendida imbeccata di Iori. «Dedico il gol a mia moglie Deborah. È stato importante perché ci ha permesso di prendere in mano il gioco. L’occasione successiva? Beh, mi spiace molto, sarebbe stata una rete ancora più bella». Il bomber in tv. Proprio Litteri stasera alle 21 sarà ospite dello studio di Stefano Viafora nel programma di Telecittà (canale 194) “Lunedì granata”. Assieme al bomber anche Attilio Gementi, d.g. del Campodarsego, che è tornato in vetta in Serie D.