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Cittadella, Pascali: “Coralli è un’istituzione, si merita questo record. Ora ci deve una cena…”

Il Mattino ha intervistato Manuel Pascali, che tornerà a giocare dal primo minuto in campionato

Redazione PadovaSport.TV

“Paska” è tornato. I 45 minuti trascorsi in campo nel match di Coppa Italia di Lega Pro vinto contro la Cremonese gli sono serviti per riprendere confidenza con il clima agonistico e ora Manuel Pascali, guarita la lesione ai flessori della coscia destra, è pronto a riappropriarsi a tutti gli effetti del suo posto al centro della difesa del Cittadella, tornando in coppia con il sodale Scaglia nella gara di domani in casa della Giana Erminio (ore 15). Un rientro tempestivo, considerata anche la squalifica di Cappelletti, espulso nel derby . «Le sensazioni sono buone. D’accordo con Venturato e lo staff, abbiamo deciso per un ritorno graduale, anche se già da un paio di settimane ho ripreso a correre», spiega l’ex giocatore del Kilmarnock, che in campionato non gioca dallo scorso 13 dicembre con la Feralpi (vittoriosa al Tombolato 2 a 0). Sia onesto, al di là delle dichiarazioni di prassi, dentro di voi c’è la sensazione che, dopo i successi su Pavia e Padova, la promozione sia nelle vostre mani? «Tutti vorrebbero essere nella nostra posizione, lo sappiamo. Ma sappiamo anche che non dobbiamo badare ai 7 punti di margine sul secondo posto, che si possono perdere in un paio di giornate storte. Tanto più considerando come nel prossimo mese giocheremo ogni tre giorni, fra campionato e Coppa». A proposito di Coppa, cosa avete detto a Coralli dopo i due gol di mercoledì, che l’hanno incoronato miglior bomber della storia granata? «Non vedevamo l’ora che li segnasse, perché adesso ci porterà tutti fuori a cena, dobbiamo solo decidere quando. Io lo conosco da anni e so bene che ragazzo d’oro sia: per lui questa è una stagione difficile, perché ovviamente vorrebbe giocare sempre, e ora si merita questa soddisfazione. Ma, se avete notato, dopo la rete di Litteri nel derby, è stato il primo a corrergli incontro dalla panchina per festeggiare insieme. A Cittadella “Ciccio” ormai è un’istituzione e adesso mi aspetto solo che si sblocchi in campionato, dopo aver provato a rubare il gol di Pavia (ride, ndr)». Il modo in cui avete festeggiato dopo il derby tradisce il vostro ottimismo: sui social network gira il video della vostra curiosa esultanza in spogliatoio, con il coro portafortuna dedicato ai fratelli Touré ai tempi in cui erano entrambi al Manchester City, “Yaya, Yaya, Yaya, Colo, Colo, Colo”. Sbagliamo, o è stato proprio lei a importarlo? «Me l’aveva proposto Vaccarecci e io, che ho trascorso diversi anni all’estero e che lo conoscevo bene, gli ho subito dato corda. Lo abbiamo intonato dopo la vittoria di Pordenone, senza un motivo particolare ma solo per “fare casino”. E da allora, siccome siamo scaramantici, lo ripetiamo spesso in spogliatoio». Magari lo ripeterete anche a Gorgonzola, contro una Giana che all’andata riuscì a crearvi qualche grattacapo: che partita si aspetta domani? «Mi aspetto che le provi tutte per metterci in difficoltà, come riuscì a fare nel secondo tempo al Tombolato. La Giana conta su elementi come Gasbarroni, Cogliati e Bruno, che potrebbe rientrare, molto pericolosi in attacco. Non badate alla sua classifica, questa non è una gara importante, è stra-importante». Nessuna particolare novità dalla seduta di ieri pomeriggio, terminata con l’analisi video della Giana: Donazzan ha svolto metà allenamento in gruppo, De Leidi e Paolucci hanno lavorato a parte, tutti gli altri regolarmente. Stamattina la seduta di rifinitura è programmata alle 11.30, nel pomeriggio la partenza per Gorgonzola.