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Riecco Chiaretti, la fantasia del Cittadella: “Voglio riprendermi il tempo perduto. Pensiamo in grande”

Il primo a partire, l’ultimo a tornare. Messa così magari può suonar male ma, in realtà, valeva la pena di aspettarlo. Il fantasista carioca Lucas Cossenzo Chiaretti ha affrontato ieri il secondo giorno di allenamento agli ordini di...

Redazione PadovaSport.TV

Il primo a partire, l'ultimo a tornare. Messa così magari può suonar male ma, in realtà, valeva la pena di aspettarlo. Il fantasista carioca Lucas Cossenzo Chiaretti ha affrontato ieri il secondo giorno di allenamento agli ordini di Venturato, uno in meno rispetto alla maggior parte dei compagni al Cittadella. Appena rientrato dalle vacanze nella sua Belo Horizonte si è subito presentato al Tombolato. «Credo serviranno altri due o tre giorni per smaltire del tutto il fuso orario, ma vi assicuro che non ho messo su un etto in più, anche perché in Brasile non sono certo rimasto fermo: come d'abitudine, quando ritorno a casa, ho partecipato a diversi tornei sulla spiaggia. E poi ho riabbracciato la mia famiglia: questa vacanza è servita a ricaricarmi per ripartire». Al rientro ho trovato un gruppo diverso da quello che aveva lasciato, senza alcuni volti storici come quelli di Coralli, Sgrigna, Minesso, Cappelletti e Donazzan e con diverse nuovi da conoscere. «In Brasile mi sono sempre tenuto aggiornato su quanto succedeva qui. Dispiace non ritrovare certi amici, ma l'ossatura della squadra è rimasta quella della scorsa stagione e non credo che i nuovi arrivati avranno troppe difficoltà a inserirsi. L'importante è che acquisiscano subito la nostra mentalità». E qui siamo a un punto fondamentale del Chiaretti pensiero: guai ad accontentarsi. Cresciuto nelle giovanili del Cruzeiro, storico club della sua città natale che negli anni ha lanciato campioni come Tostao e Ronaldo, Lucas ha dentro di sé una grande voglia di emergere. «La Serie B significa più visibilità rispetto alla Lega Pro, stadi importanti, maggior attenzione da giornali e tivù. Nella mia carriera ho avuto sfortuna, per qualche guaio fisico di troppo quando mi sarei potuto imporre, con il Pescara in Serie A, e ora voglio riprendermi il tempo perduto. Adesso che abbiamo conquistato la Serie B dobbiamo rimanere con i piedi per terra ma, allo stesso tempo, pensare in grande». Per trovargli la collocazione ideale, nella scorsa stagione, Venturato ha cambiato il modulo della squadra, introducendo il trequartista. (Da Il Mattino)