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Spezia-Cittadella, Bartolomei: “Non mi stupisco del primo posto dei granata, li conosco bene”

Tra i tifosi, che non potranno mai dimenticare la doppietta nella sfida dei playoff con il Bari, c’è chi suggerisce di adottare una marcatura ad hoc per “murare” preventivamente ogni suo tiro. Tra gli ex compagni c’è chi, come Siega, tra...

Redazione PadovaSport.TV

Tra i tifosi, che non potranno mai dimenticare la doppietta nella sfida dei playoff con il Bari, c’è chi suggerisce di adottare una marcatura ad hoc per “murare” preventivamente ogni suo tiro. Tra gli ex compagni c’è chi, come Siega, tra il serio e il faceto mette tutti in guardia: «Vedrete che mirerà la porta non appena ne avrà l’occasione». Venturato non è il tipo di tecnico che prepari gabbie su misura per chicchessia e tuttavia, di sicuro, nel preparare la trasferta di domani pomeriggio dovrà tener conto dell’abilità balistica di Paolo Bartolomei, grande ex della sfida in programma a La Spezia. Ecco, se mai manca qualcosa a questo Cittadella che guarda tutti dalla vetta della classifica è proprio uno come lui, in grado di inquadrare la porta anche da una trentina di metri, dote molto utile contro le avversarie che si rintanano nella propria area. E il diretto interessato che dice? «Che a Cittadella ho vissuto due anni bellissimi e non li scorderò mai. Soprattutto non dimenticherò come questa società mi abbia dato la possibilità di giocare in quella Serie B che avevo già raggiunto ai tempi del Teramo, senza però poterla vivere per la retrocessione d’ufficio dell’estate 2015. In entrambe le stagioni abbiamo lottato per un sogno chiamato Serie A e confesso che l’anno scorso ero sicuro di poterlo realizzare. Se devo indicare un’immagine su tutte, mi porterò dentro per sempre quella dello Stadio Tombolato ricolmo per la gara dei playoff con il Bari e ringrazio i tifosi per come ci hanno sostenuto seguendoci in tutta Italia». Il primato in classifica di capitan Iori e soci non lo sorprende. «No, perché conosco bene come operano Venturato e i ragazzi. Al sabato il Cittadella raccoglie, semplicemente, i frutti del lavoro svolto in settimana. Chi temo di più? Non c’è un solo uomo da indicare, così come faccio fatica a dire da chi deve guardarsi il Cittadella contro di noi. Sarà una sfida a viso aperto fra due squadre che amano giocare a calcio nel senso più pieno: non è il caso di fare un solo nome perché sono in tanti a poterla decidere, da una parte come dall’altra». (Da Il Mattino)