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Venturato raggiante dopo la vittoria in coppa: “Grande gruppo, tutti sono fondamentali”

Il Cittadella supera la Cremonese nei tempi supplementari conquistando la semifinale di Coppa Italia di Lega Pro e il tecnico granata Roberto Venturato non può che essere soddisfatto della prestazione dei suoi: “Riuscire a vincere partite...

Tommaso Rocca

Il Cittadella supera la Cremonese nei tempi supplementari conquistando la semifinale di Coppa Italia di Lega Pro e il tecnico granata Roberto Venturato non può che essere soddisfatto della prestazione dei suoi: "Riuscire a vincere partite come questa vuol dire avere una grande forza di volontà e una compattezza straordinaria. Questo gruppo merita il mio plauso perchè ha dimostrato che tutti sono fondamentali". Non solo coloro che tra i "vecchi" nell'ultimo periodo hanno giocato meno ma anche e soprattutto i numerosi giovani come Amato, Varnier e Xamin partiti fra i titolari e Fasolo che è subentrato dando la svolta alla gara. Il tecnico ne è  entusiasta: "Va riconosciuto il prezioso lavoro del nostro settore giovanile che ci ha fornito parecchi giocatori, non solo in questa partita. Inoltre coloro che avevano giocato di meno sono stati bravi disputando una partita di quelle vere, in parte anche in inferiorità numerica. Avere superato il turno ci permette di avere altre opportunità di partite importanti, oltre a quelle del campionato, dove tutti sono chiamati a dare il proprio contributo. La voglia di lottare e la determinazione messe in campo oggi mi hanno soddisfatto e sono di buon auspicio per le prossime". Di certo per il Cittadella l'obiettivo numero uno resta il campionato come Venturato tiene a sottolineare: "Ora è importante recuperare le energie fisiche e mentali per preparare la trasferta di domenica a Gorgonzola con la Giana Erminio. Mancano undici partite che per noi devono essere undici finali. È fondamentale potere avere tutti i giocatori a disposizione nella consapevolezza che stiamo crescendo e anche questa vittoria sulla Cremonese ci deve dare energia positiva per proseguire restando sempre con i piedi per terra". Chiusura sulle condizioni di Pascali: "Ho preferito utilizzarlo soltanto per 45 minuti, è stata una scelta che avevamo ipotizzato con lo staff medico in quanto non giocava da 40 giorni in partita ufficiale, che è cosa diversa dall'allenamento".