Per uno come lui, che vive a Piazzola sul Brenta ma è nato a Cittadella, il peso da portare è doppio. Mattia Minesso non lo nasconde: «Non posso essere contento e credo sia normale per chi, come me, Pierobon o Busellato, è nato da queste parti: giochiamo “a casa” e avvertiamo una responsabilità importante verso la maglia che indossiamo. Se ci troviamo in questa situazione a due giornate dal termine vuol dire che abbiamo commesso degli errori, io come i miei compagni», ammette l’esterno offensivo del Citta. «Ora abbiamo di fronte un’ultima chance e dobbiamo sfruttarla». La chance in questione si chiama Catania, avversario degli uomini di Foscarini nella trasferta di sabato. Il Citta ci arriverà con due novità rispetto alla gara impattata per 1-1 con il Frosinone: Barreca e Gerardi da ieri si sono riaggregati al gruppo e saranno, con ogni probabilità, del match. Un match che Minesso vorrebbe giocare, dopo tre turni in cui ha trascorso in campo appena 35’, pochi per uno che è stato titolare fisso per buona parte della stagione. «Tutti vogliamo esserci in partite come questa, ma è giusto che il tecnico faccia le sue scelte. Io fisicamente sto bene. Il Catania? Vorrà conquistare contro di noi i punti che gli servono per non giocarsi la salvezza all’ultima giornata: me lo aspetto aggressivo. Sulla carta è una squadra di qualità, costruita per stare ai piani alti e con giocatori come Calaiò, che sanno vedere la porta. Ma noi se vogliamo tenere accesa la speranza non abbiamo alternative alla vittoria». In allenamento Foscarini sta continuando a provare il giovane Bizzotto, che potrebbe partire titolare al “Massimino”. «Il suo gol sabato scorso ci ha regalato qualche speranza in più», conclude Minesso, «ma non è giusto caricarlo di troppe responsabilità. Intanto, però, ha dovuto pagare pegno portando le paste in spogliatoio…». Un sacrificio che il baby talento sarà ben contento di ripetere per altri gol
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Salvezza Cittadella, parlano Busellato, Pierobon e Minesso: “Giochiamo a casa, ci sentiamo ancora più responsabili”
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