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DI COSTANZO: “IL PADOVA CE LA FARA’, MA POTEVA GIA’ ESSERE SALVO”

L’ex allenatore del Padova Nello Di Costanzo torna a parlare e lo fa in esclusiva per TuttoB.com riprendendo il percorso che lo aveva visto anticipatamente estromesso dalla panchina biancoscudata. Come solito sempre sui campi da gioco e...

Redazione PadovaSport.TV

L'ex allenatore del Padova Nello Di Costanzo torna a parlare e lo fa in esclusiva per TuttoB.com riprendendo il percorso che lo aveva visto anticipatamente estromesso dalla panchina biancoscudata. Come solito sempre sui campi da gioco e questa volta in occasione dei quarti di finale del Campionato Primavera tra Empoli e Palermo.

"Non sono affatto sorpreso della grande vittoria ottenuta domenica contro il Brescia dai ragazzi - commenta il mister - Hanno dimostrato una grande prova di carattere e orgoglio vincendo meritatamente contro una formazione che si stava giocando in quella sfida l'accesso alla Serie A diretta. E' un gruppo eccezionale e l'ho visto mentalmente concentrato e motivato".Un divorzio, quello con il Padova, troppo affrettato se vogliamo in virtù di un ruolino di marcia che stava convincendo non solo dal punto di vista numerico (13 punti conquistati in 10 partite dopo il suo arrivo, a fronte dei 4 totalizzati in 11 gare prima del suo corso), ma soprattutto sotto l'aspetto della convinzione del gruppo attraverso il gioco."Di certo quello che posso dire - confida Di Costanzo - è che la squadra ha sempre mostrato grande professionalità nel seguire le mie idee e a Salerno (partita cruciale gli che costò la panchina lo scorso 10 aprile, ndr), dopo un avvio in sordina e un rigore sbagliato, avevamo mostrato una grande reazione sbagliando tra l'altro anche diverse occasioni. Questo è il calcio, ma quello che mi sento di dire che il Padova visto, sotto più punti di vista anche nello spogliatoio, era vivo e avrebbe centrato una salvezza anticipata".La sfida contro la Triestina determinerà l'ultimo posto utile per il torneo cadetto, chi sbaglia retrocederà in Lega Pro."Il Padova arriva alla doppia sfida in grande salute, non solo fisica, ma psicologica. Il successo contro il Brescia ha caricato l'ambiente e la squadra che può centrare questo importante obiettivo. Mi auguro veramente che il Padova possa restare in questa categoria, perchè è quella che gli compete. La piazza? Non si farà trovare impreparata - sottolinea l'ex allenatore - perchè ci sono degli splendidi tifosi che dimostreranno il loro attaccamento alla maglia incitando e stando vicino ai ragazzi".Il Padova, della gestione Di Costanzo, ha assimilato poi con il tempo la filosofia di non demordere mai in ogni sfida e arrivare al successo attraverso il gioco. Idee messe in pratica grazie anche ad un team predisposto al sacrificio."Le mie squadre voglio che siano sempre unite e credo che la forza di questo Padova sia dettato dallo spogliatoio, unito nelle gioie e nei momenti di difficoltà. Il successo contro il Brescia e tutto il percorso in crescendo dei biancoscudati nel finale di stagione è la dimostrazione che il Padova non è mai domo e può riprendersi la scena che era stata oscurata".La domanda è d'obbligo. Quale sarà il suo futuro?"Penso che la determinazione a fare calcio in maniera importante sia ormai dentro da me nel dna - conclude - Valutiamo ora al termine della stagione".