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Ferretti: “Trevisiol mi ha chiamato per scusarsi, mi chiedo perchè in partita ce l’avesse tanto con me…”

«Trevisiol mi ha chiamato per scusarsi. Non bisogna portare rancore, ma poteva risparmiarsela». Gustavo Ferretti, svenuto in campo per una gomitata del difensore trevigiano (espulso), è rimasto in osservazione domenica fino a mezzanotte...

Redazione PadovaSport.TV

«Trevisiol mi ha chiamato per scusarsi. Non bisogna portare rancore, ma poteva risparmiarsela». Gustavo Ferretti, svenuto in campo per una gomitata del difensore trevigiano (espulso), è rimasto in osservazione domenica fino a mezzanotte all’ospedale di Mestre, dove la risonanza alla testa e alla mandibola hanno dato esito negativo. «Mi dà ancora un po’ fastidio la mascella e mi gira ancora la testa, ma alla fine è andata bene. Sono stato tutto il giorno a riposare a casa e domani (oggi, ndr) sarò con la squadra ad allenarmi, anche se farò qualcosa a parte». C’era stato qualche battibecco con Trevisiol prima della gomitata? «No, e mi chiedo come mai ce l’avesse tanto con me. Già all’andata mi aveva rotto il sopracciglio. Ripeto, si è scusato dicendomi che ha il vizio di giocare con i gomiti». El Rulo ricostruisce quegli attimi. «Ricordo che Cunico mi diceva di stare a terra, volevo rispondergli che non mi sentivo bene e non riuscivo a parlare. Poi il buio, sono svenuto e quando mi sono risvegliato ho visto Sentinelli e Segato, ai quali ho chiesto dove mi trovavo. La mia preoccupazione era che il tecnico mi togliesse, non volevo uscire. Allo stadio erano presenti anche mia moglie, mia figlia e mio fratello, è stato un momento di panico anche per loro. Lo stesso per i miei genitori che guardavano la partita in internet. Quando hanno visto che ero sveglio si sono tranquillizzati». Aggiunge. «La società mi è stata molto vicina. In ospedale sono stati con me il team manager e il segretario, anche Roberto Bonetto e il presidente Bergamin che ha tenuto i contatti con mia moglie».