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Il Mattino: imprenditoria e politica, ora Padova si svegli

Alcuni passaggi dell’editoriale de Il Mattino, a cura di Stefano Edel: Questione panchina a parte, è sul futuro della società, tuttavia, che bisogna adesso ragionare, perché è un futuro denso di nubi e per nulla rassicurante. Ci...

Redazione PadovaSport.TV

Alcuni passaggi dell'editoriale de Il Mattino, a cura di Stefano Edel:

Questione panchina a parte, è sul futuro della società, tuttavia, che bisogna adesso ragionare, perché è un futuro denso di nubi e per nulla rassicurante. Ci domandiamo per l’ennesima volta: dove sono i padovani che contano, sia di città che di provincia? Ben nascosti nella loro dimensione di signorotti arricchiti, per i quali conta solo esserci e mai apparire, o chiedere i biglietti gratuiti per seguire le partite? Al di là dei Vecchiato, che secondo il pensiero comune, quando si è capito che Cestaro avrebbe dovuto vendere, sono usciti allo scoperto più che altro per farsi pubblicità (con il lancio della nuova birra alle porte), quali altri personaggi dell’imprenditoria locale hanno manifestato un concreto interesse nei confronti del Padova? Le risposte le conoscete, non c’è bisogno di rinfrescare la memoria. Lo sdegno collettivo di sabato, culminato nella contestazione di tutto l’Euganeo contro Penocchio e i Valentini, non può, però, rimanere confinato nell’alveo di una protesta forte e sacrosanta quanto si vuole, ma destinata ad esaurirsi lì, in quel contesto. [...] Serve, allora, una presa d’atto generale, che coinvolga l’intero sistema che ruota attorno al Padova: i tifosi innanzitutto, organizzati e non, la cui “voce” conta, eccome; ma anche le istituzioni, perché non ci si può arrabbiare dopo la figuraccia di Modena (costata il posto a Marcolin) e poi, con il classico pranzo riconciliatore, pensare di aver risolto d’incanto i problemi dei rapporti (e della conseguente vigilanza) di un’amministrazione comunale con quello che è uno dei patrimoni della città; infine, i media. La crisi economica è sempre lì, ad aleggiare sulla testa di tutti come una spada di damocle, ma ci rifiutiamo di pensare che non si possa, con le necessarie garanzie e un progetto serio, provare a gettare le basi per riportare il Biancoscudo in mani padovane. L’apatia e la rassegnazione non conducono da nessuna parte, il senso di appartenenza al territorio è capace di smuovere persino le... montagne. Si può ragionare in modo diverso o anche questa è una partita persa, con il pericolo di sparire dal calcio che conta?