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Il Padova si difende dai torti arbitrali, pronto un dossier da presentare in Lega

Così come successo a Novara, per protestare contro il rigore concesso ai piemontesi, anche ieri il Padova si è chiuso nel silenzio stampa, facendo parlare solo un dirigente. Ma se all’epoca fu Secco a protestare, in Abruzzo ci ha pensato...

Redazione PadovaSport.TV

Così come successo a Novara, per protestare contro il rigore concesso ai piemontesi, anche ieri il Padova si è chiuso nel silenzio stampa, facendo parlare solo un dirigente. Ma se all'epoca fu Secco a protestare, in Abruzzo ci ha pensato il presidente Penocchio, arrabbiatissimo per il rigore non concesso nei minuti di recupero per il fallo di mano di Balzano. «Il tecnico e i suoi collaboratori non sono nella situazione di serenità per rilasciare le interviste» ha spiegato il numero uno di viale Rocco. «Giocatori e tecnico parleranno nella prossima occasione. Premetto che faccio i complimenti al Pescara, ottima squadra che gioca bene. Anche noi però abbiamo disputato una buona partita ma per l'ennesima volta siamo vittime di decisioni arbitrali che ci hanno penalizzato. Dall'inizio del campionato gli arbitri ci stanno penalizzando in maniera molto grave». Penocchio parla con tono pacato ma fermo. «Sono molto arrabbiato. Anche un giocatore può sbagliare, così come gli arbitri. Non voglio crocifiggere nessuno ma quando gli errori sono molteplici, penalizzano sempre noi e sono eclatanti come questo, non riesco a capire come non si possa vedere. Inoltre nel corso delle gare c'è un atteggiamento complessivo dei fischietti che condiziona le nostre partite». Il presidente, che dopo la quarta giornata aveva già protestato ufficialmente in Lega, preannuncia la realizzazione di un dossier in cui elencherà tutti i torti subiti: «Siamo amareggiati, darò le rimostranze nelle sedi opportune con documentazioni alla mano. Non andrò a discutere del fuorigioco di dieci centimetri, ma di episodi clamorosi. E mi dovranno dare delle motivazioni, non si può sempre dire che gli arbitri sbagliano. Io non capisco: continuano a sbagliare e invece di essere retrocessi vanno a dirigere nelle categorie superiori. Il nostro girone d'andata è stato condizionato in maniera drammatica, credo che almeno 8 o 10 gare siano state falsate da decisioni arbitrali errate. Non vogliamo favoritismi ma arbitri che abbiano una condotta equa». Il presidente discute anche l'atteggiamento tenuto dalla quaterna arbitrale: «A domande poste in maniera molto educata agli arbitri, non ci veniva nemmeno data risposta».