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L’ex Coppola: “Salvezza? E’ giusto crederci”

Da Il Mattino di oggi: Tutto è possibile. Maurizio Coppola ci crede ancora. Del Padova, il suo Padova, ha parlato sabato pomeriggio in occasione della presentazione della t-shirt commemorativa “Appiani Terra Nostra” tenutasi al negozio...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino di oggi:

Tutto è possibile. Maurizio Coppola ci crede ancora. Del Padova, il suo Padova, ha parlato sabato pomeriggio in occasione della presentazione della t-shirt commemorativa “Appiani Terra Nostra” tenutasi al negozio Intercity Firm. Il suo volto sorridente ha riacceso la speranza negli occhi dei tifosi accorsi in via Dante, fra qualche birra, tante magliette e un dj-set. Il 15 giugno del 1994 un destro da fuori area dello stesso Coppola regalava ai biancoscudati il ritorno in serie A dopo trentadue anni. Le immagini di quella giornata sono state rievocate sugli schermi installati nel negozio: il gol di Hubner, la rimonta firmata Cuicchi-Coppola e la mitica esultanza del centrocampista romano, con quella corsa verso la curva, i baci e l’urlo liberatorio. A vent’anni di distanza l’eroe dello spareggio di Cremona ha ancora la chioma, la grinta e l’ottimismo dei tempi migliori: «Il Padova ce la può ancora fare» ha dichiarato a margine dell’evento. «La vittoria di oggi (sabato a Varese) in un campo difficile come quello di Varese è stata fondamentale. I prossimi due impegni non sono proibitivi perché Cittadella e Juve Stabia si possono battere tranquillamente. Tutti, dal primo all’ultimo, ci devono credere». Crederci tutti insieme, dunque, nonostante i rapporti “non ottimali” (per usare un eufemismo) fra dirigenza e tifosi: «Per il bene della squadra penso sia giusto mettere da parte gli attriti e lottare per questa salvezza che, ripeto, è alla portata del Padova» ha aggiunto. «La dirigenza ha commesso errori evidenti perché non è possibile cambiare tre allenatori e un direttore sportivo. Nell’anno della promozione, il presidente Puggina, oltre ad esserci sempre vicino, aveva un unico uomo di fiducia, il ds Piero Aggradi, un fuoriclasse nel gestire gruppo e rapporti». Coppola ha voluto dire la sua anche sugli avvicendamenti in panca: « Marcolin era un buon allenatore ma ha avuto tanta sfortuna». «Bortolo Mutti, invece, non era la persona adatta a un ambiente come Padova. Era un tecnico troppo all’antica. Mi piace molto Serena: l’ho visto lavorare, ha atteggiamento e idee giuste ». Infine qualche battuta sugli attaccanti: «I gol di Vantaggiato col Varese fanno ben sperare. Mi aspetto molto anche da Rocchi che, se riesce a ingranare, può essere determinante per la salvezza». Non ha voluto mancare alla presentazione della t-shirt nemmeno l’altro idolo (ed ex capitano) biancoscudato Emanuele Pellizzaro. Rispetto al compagno, “Lele”, tecnico degli Allievi Nazionali del Padova, è un po’ più cauto ma altrettanto fiducioso: «La rosa del Padova è all’altezza della serie B e i giochi sono ancora apertissimi. Certo, la salvezza diretta è molto difficile ma gli ultimi risultati hanno ridato autostima. C’è stata una reazione importante da parte della squadra. In questi casi non è mai facile perché subentra la paura di sbagliare. Il fatto di non perdere da tre partite, però, è molto positivo. La strada è quella giusta, ora serve continuità».