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Vigilia Padova-Forlì, Brevi: “Voglio rivedere lo spirito di sabato scorso. Filipe difficilmente sarà in campo”

Quella che va a concludersi con la rifinitura odierna pre-Forlì è stata, per il Padova di mister Brevi, la settimana del timore. Dopo lo scottante (seppur ingiusto) 1-1 con l’Albinoleffe, la prospettiva di non riuscire a portare a casa...

Alessandro Vinci

Quella che va a concludersi con la rifinitura odierna pre-Forlì è stata, per il Padova di mister Brevi, la settimana del timore. Dopo lo scottante (seppur ingiusto) 1-1 con l’Albinoleffe, la prospettiva di non riuscire a portare a casa punteggio pieno neppure con una delle squadre meno attrezzate del campionato ha infatti rappresentato – e continua a rappresentare – un autentico spauracchio. Non a caso, sulle colonne del “Gazzettino” il dg Zamuner ha oggi ordinato: «Vincere per mettere a tacere certe polemiche», riferendosi allo scetticismo generale che da settimane aleggia attorno alla truppa biancoscudata. Ma la gara di sabato scorso serva da lezione: «Nonostante il Forlì sia ancora a secco di punti, non si può pensare di aver già vinto», ha ammonito Emerson in settimana. Così, Brevi ha scelto di chiudere al pubblico le porte dell’allenamento di ieri, quello incentrato sul perfezionamento dei meccanismi tattici. Cambio di modulo in vista con conseguente scialacquamento di mesi di preparazione col 3-5-2 o più semplicemente necessità di ritrovare la necessaria compattezza lontano da taccuini e pressioni di tifoseria? Lo si capirà questo pomeriggio con l’ultimo allenamento settimanale, che verrà preceduto, come sette giorni fa, dalla conferenza stampa della vigilia del tecnico biancoscudato.

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Queste le parole di Brevi: "Partiamo come sempre con l'obiettivo di portare a casa i tre punti. Veniamo da un pareggio analizzato in tutto e per tutto e in settimana abbiamo lavorato per portare a casa posta piena. Per riuscirci bisognerà essere più concreti, più cattivi sotto porta, sfruttando le tante occasioni da gol create. E ci sarà da migliorare in entrambe le fasi di gioco tenendo alta la concentrazione. In merito alla gara di sabato scorso, comunque, non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori, per cui prima della partita dirò loro di proseguire con quello spirito. D'altra parte, esaminando le altre partite, dodici-tredici occasioni da gol non ho visto nessuno crearle. Insomma, sono fiducioso perché la squadra si sta allenando bene e ha consapevolezza di ciò che di buono è stato fatto fino a ora. Il Forlì? Avrà molta voglia di rivalsa, ma ce l'avremo anche noi. Rispettiamo l'avversario ma rimaniamo focalizzati su noi stessi e su quello che dovremo fare in campo. L'infermeria? Filipe lo valuteremo in quest'ultimo allenamento, ma difficilmente sarà recuperabile. Per il resto sono tutti disponibili a eccezione di Marcandella. Possibili cambiamenti tattici? Rispetto alla gara di sabato scorso qualcosa cambieremo, se non altro per la probabile assenza di Filipe. Un modulo con il trequartista? È una delle due-tre situazioni alternative che stiamo provando e siamo attrezzati per farlo. Può essere una soluzione sia dall'inizio che in corso d'opera. Le porte chiuse? Sono una consuetudine che utilizzano un po' tutte le squadre per cercare di non dare punti di vantaggio agli avversari e per provare alcune nuove situazioni di gioco lontano da occhi indiscreti. Anche perché si sa che tra voi giornalisti le informazioni circolano rapidamente... Il calendario che impone di far punti? Siamo solo alla seconda giornata, non credo sia il caso di caricare eccessivamente la gara da questo punto di vista. Se affronteremo le "big" più avanti non importa, noi pensiamo di partita in partita. È per questo che manderò in campo le formazioni migliori sia domani che martedì contro il Fano, senza alcun ragionamento di turnover. Anche se c'è da dire che due partite ravvicinate a settembre è comprensibile che possano mandare in sofferenza più di qualche elemento".