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Mutti al Gazzettino: “Che delusione Cuffa, lui e gli altri mi hanno pugnalato alle spalle. Mai visto un comportamento così viscido e sporco”

Bortolo Mutti vuota il sacco. Dopo mesi trascorsi nel silenzio più assoluto, il tecnico bergamasco racconta senza peli sulla lingua la sua breve esperienza alla guida del Padova, terminata dopo la sconfitta casalinga 4-1 con il Carpi. ...

Redazione PadovaSport.TV

Bortolo Mutti vuota il sacco. Dopo mesi trascorsi nel silenzio più assoluto, il tecnico bergamasco racconta senza peli sulla lingua la sua breve esperienza alla guida del Padova, terminata dopo la sconfitta casalinga 4-1 con il Carpi. SPOGLIATOIO A PEZZI. «Al mio arrivo lo spogliatoio era devastato, smarrito e moralmente a terra con la squadra ultima e con un solo punto in classifica. Ho fatto un buon lavoro a livello mentale, supportato dai risultati, e il Padova è riuscito a risollevarsi. Il pareggio con il Siena, una delle formazioni più forti del campionato, è stata la mia dodicesima partita e avevamo raccolto 17 punti, una media da play off prima che ci fosse la mia delegittimazione da parte di alcuni giocatori».LA COSPIRAZIONE. «Sei giocatori si sono recati dal presidente: Cuffa, Vantaggiato, Pasquato, Santacroce, Modesto, mentre Iori era d’accordo e non è andato solo perché si è infortunato con il Siena. È stata una pugnalata micidiale perché non me l’aspettavo. Se c’erano dei problemi era giusto che il capitano Cuffa e il vice Iori venissero a parlarne con il sottoscritto, la mia porta era aperta sempre con tutti. Mi aspettavo un comportamento diverso dal capitano, come è stato con tutti i capitani che ho avuto. È stata una pugnalata devastante che sono venuto a sapere solo dopo la gara con l’Avellino, ho lavorato una settimana delegittimato da un gruppo di giocatori senza che il capitano o qualcuno mi dicesse niente». «È stata una cosa gravissima a livello umano e morale, mi aspettavo onestà e fiducia. Un comportamento così viscido e sporco non mi era mai capitato in tanti anni di carriera, con giocatori che guardavo in faccia tutti i giorni, un grande peccato. Abbiamo lavorato tutto il girone d’andata per riportarci a lottare con le altre, alla diciannovesima giornata eravamo in piena zona salvezza: è successo tutto quello che avevo previsto, meno questo. Non ho capito il motivo di questo loro comportamento. Del confronto avuto con i giocatori dopo la partita con il Siena, il presidente me ne ha parlato quando è arrivata la pausa natalizia, anche lui è rimasto allibito e sorpreso». PASQUATO. «Non mi è sembrato che abbia dimostrato grande maturità, con l’aiuto che gli abbiamo dato. Tecnicamente è forte, ma non basta: bisogna essere uomini».